"Rifiuti, da sola la Provincia non ce la fa"
Una divisione di compiti tra Gisec e Provincia: è il contenuto della modifica che verrà apportata tra domani e martedì dall'esecutivo provinciale e dal presidente Domenico Zinzi al decreto n.9 del 7 luglio di quest'anno. La società Gisec Spa, infatti, dovrebbe essere di fatto il «braccio operativo» nella gestione rifiuti: Tarsu, Tia, la gestione di impianti di varia natura, inclusi quelli ancora chiusi, senza dimenticare il sito di Maruzzella 3 e lo Stir di Santa Maria Capua Vetere, nonchè l'impianto di compostaggio di San Tammaro. Mentre alla Provincia dovrebbe essere dato un ruolo pianificatore, compreso quello di dare una parte di impiantistica in appalti in concessione, oltre ad avere la gestione della raccolta differenziata. «In realtà, le potenzialità dei siti nel territorio casertano non erano compresi nel decreto del 7 luglio - spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Umberto Arena (nella foto). Se la legge 26/2010 non viene modificata, alla Gisec spetterà anche la raccolta differenziata». È un decreto tecnico, amministrativo. «Per risolvere in modo definitivo il problema bisognerebbe scindere nettamente le articolazioni di Caserta e Napoli», continua Arena. La raccolta dei rifiuti solidi urbani nei prossimi giorni sarà ferma a causa dello stato di agitazione dichiarato dalle sigle sindacali del Consorzio Unico di Bacino articolazione di Caserta. «In questo momento non viviamo una difficoltà di tipo strutturale. Ora l'emergenza è di tipo sociale», commenta Arena, che continua: «spero solo che le azioni di protesta dei lavoratori del Consorzio unico di bacino non creino disagio alla creazione di impianti che serve proprio a loro, come quella del lotto 6 del sito di Maruzzella, che permetterebbe almeno 8 mesi di respiro». Da parte sua, il presidente Zinzi ha più volte scritto al capo della Protezione civile Guido Bertolaso sulle modifiche delle legge 26/2010, il quale ha risposto che «deve intervenire il Parlamento», dice Arena. Da qui la polemica di alcuni, come il coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà Pietro di Sarno: «Zinzi e Cesaro chiedono la proroga di un anno per la provincializzaizone dei rifiuti, scaricando sui consorzi le responsabilità di un'emergenza che non è mai finita». I dipendenti del Consorzio articolazione Caserta protestano con sit-in e assemblee permanenti, il commissario liquidatore Gianfranco Tortorano ha convocato per giovedì mattina le organizzazioni sindacali Filas, Fiadel e Cgil, Cisl e Uil, per «iniziare le procedure di consultazione per la cassa integrazione dei 424 esuberi, che sono da individuare», dice Tortorano. «Deve essere chiaro che gli stipendi non vengono pagati perchè il Consorzio non ha fondi - spiega il commissario - i comuni non hanno versato i canoni al Consorzio stesso. Se il Conzorzio non ha liquidità, spetta all'amministrazione provinciale farsi carico dei dipendenti, come recita la legge 26, e dare alla gestione commissariale le risorse per il pagamento degli emolumenti».