Consorzio Unico, verso lo stop della raccolta

Oltre al blocco, assemblea nei siti di saltimento
"Difendiamo i nostri posti"
26 settembre 2010 - Ornella Mincione
Fonte: Il Mattino Caserta

I dipendenti del Consorzio Unico di Bacino - articolazione Caserta - dichiarano lo stato di agitazione, in vigore da lunedì. Mentre da martedì sono in programma possibili azioni di protesta in difesa dei lavoratori del Consorzio. «Dipendenti che dal 1 gennaio 2011 - tiene a precisare il segretario regionale della Filas Confsall Domenico Merolla - devono essere obbligatoriamente assunti dalla Gisec Spa, secondo quanto dice la legge 26/2010» . «Ieri abbiamo fatto un'assemblea con i lavoratori e le altre sigle sindacali, prima fra tutte la Fiadel, per decidere le modalità della protesta - spiega Merolla -. Non solo abbiamo dichiarato lo stato di agitazione, ma organizzeremo sit-in e assemblee permanenti nel sito Maruzzella a San Tammaro e in località Spartimento, affianco al sito Stir di Santa Maria Capua Vetere», luogo dove si trova l'impianto di compostaggio. Inoltre, «non si uscirà per la raccolta, quindi si sentiranno i contraccolpi della nostra azione», continua Merolla, che però rassicura: «Si manterranno i servizi essenziali, che riguardano le scuole, gli ospedali, le case di cura, le caserme e le zone mercatali». Questo fino a quando «non ci sarà una isposta dalle istituzioni». L'azione, mossa per far «rispettare la legge alle istituzioni», mira in ultima analisi «a far assumere il personale del Consorzio dalla Gisec», anche se, insiste il sindacalista, «c'è la necessità di un piano industriale da parte della Provincia». La questione dell'organico del Consorzio, in una fase emergenziale come questa, è decisiva. «Ci vorrebbe un aumento straordinario del personale - dice il segretario regionale della Filas -. In questo momento si registra un fabbisogno dell'organico di oltre 210 unità». L'agitazione dei dipendenti del Consorzio Unico di Bacino - articolazione Caserta - muove da giovedì scorso, quando, nel corso di una riunione, le organizzazioni sindacali e la Provincia di Caserta non hanno trovato l'intesa per la salvaguardia dei livelli occupazionali, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 26/2010. «Come è possibile che solo oggi Caserta stia iniziando a meditare su una legge formulata a dicembre scorso?», chiede in tono polemico Merolla. «In nove mesi la Provincia non ha ancora un piano industriale. È come se la legge in questione sia valida solo per i lavoratori ma non per le istituzioni». La cosa che più preme alle organizzazioni sindacali è che «si faccia qualcosa entro il 30 settembre, perchè non solo è il termine in cui subentrerà la ditta provinciale Gisec alla Provincia», ma in questa data, «il commissario liquidatore Gianfranco Tortorano vuole porre le basi istituzionali per la cassa integrazione dei lavoratori».

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