Incubo ecoballe: treni pronti per l'emergenza
«Non parte nulla per ora». Per ora. «Ma in caso di crisi - sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano - dobbiamo sapere che abbiamo un’alternativa altrimenti rischiamo un’emergenza igienico-sanitaria». E l’alternativa è il trasporto fuori regione o fuori dal Paese, a bordo di treni o altri mezzi, dell’immondizia prodotta nei sette Stir (ex Cdr) campani. Anche perché in almeno 2 impianti (Giugliano e Tufino) inizia a esserci il problema (serio) di dove sistemare le ecoballe. E, quindi, o si trovano aree adatte o si dovrà vedere dove smaltirle. E c’è già una gara esplorativa che scade il 27 ottobre bandita dalla Regione per individuare gli operatori privati disponibili. Scenari già visti e che non portano ottimismo per il futuro. Una notizia, la gara d’appalto, che non è passata inosservata al capo della Protezione civile. Ci è rimasto di stucco Guido Bertolaso. «Non capisco il motivo del suo risentimento. E comunque Bertolaso decida cosa vuol fare: se è fuori è fuori, se la gestione è nostra, allora è nostra e decidiamo noi», sbotta Romano che difende tutta l’operazione. «È una decisione autonoma dell’Area 21 che io condivido in pieno. Il dirigente ha intuito, come poi è successo, che potesse verificarsi un’emergenza e si è posto il problema. E se Terzigno chiudeva per giorni? Noi dobbiamo - ripete l’assessore - sapere dove portare i rifiuti in caso di necessità». Naturale però che la notizia in questi giorni in cui si è inceppato il ciclo dei rifiuti napoletano faccia scalpore. «Accade anche al Nord: comuni o consorzi fanno gare del genere nel caso si registrino brevi crisi. Anche il generale Jucci per la bonifica del Sarno porta i sedimenti fuori regione, così come i rifiuti speciali o come il compostaggio che va a caro prezzo in Sicilia, Umbria, Puglia o Vicenza. Perché non ci sono impianti. Perché nessuno dice nulla?», spiega prima di ribattere a chi esprime qualche dubbio. In particolare, guardando al passato, a quei treni della vergogna che partivano di notte dal casertano o dal Salernitano. Viaggi spesso a costi esorbitanti e su cui ci sono irregolarità finite sotto la lente della magistratura. E se qualcuno ne approfittasse anche questa volta? «Proprio per questo - spiega - abbiamo fatto una gara ad evidenza pubblica per capire l’incidenza della spesa». Trasporti necessari, secondo l’assessore. Anche per i rifiuti imballati «Solo - precisa - per premunirsi. Dove li mettiamo se dagli Stir ci dicono che non hanno più spazio a disposizione? Per ora non c’è ne bisogno. Acerra è solo in manutenzione e funziona bene. Senza i problemi di Enerambiente o i raid o le criticità finanziarie di Asìa le cose funzionerebbero». Rimane il problema della rivolta di Terzigno. «O la Provincia propone una soluzione alternativa o migliorino la situazione. Ho passato l’intera estate in Prefettura avvertendo come la gente era incazzata e prima o poi sarebbe accaduto qualcosa. Hanno ragione - conclude -, si sentono traditi: non hanno avuto le opere di ristoro, chi doveva gestire senza disagi non l’ha fatto e le maleodoranze sono notevoli. Metti insieme tutto questo e vedi cosa succede. Ma non mi hanno dato ascolto».