Barricati in casa contro i miasmi di Sardone
Pontecagnano Faiano. Si è reso necessario un ulteriore sopralluogo del sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica al sito di trasferenza in località Sardone di Giffoni Valle Piana. Ieri mattina il primo cittadino ha messo piede negli uffici dell'impianto per chiedere il rispetto degli accordi intrapresi nelle scorse settimane per ridurre i miasmi prodotti dalla spazzatura. Dall'inizio di settembre i cattivi odori non solo sono aumentati, ma interessano l'intero territorio per gran parte della giornata. I miasmi sono diventati insopportabili e la gente si è vista costretta a far sentire la propria voce. Il sindaco Sica ha inteso lanciare un segnale agli enti competenti, anche alla luce delle numerose proteste giunte da ogni categoria di cittadini. Il faccia a faccia si è tenuto presso la sede operativa della Gesco, la società che gestisce l'impianto di Sardone. Sica ha rinnovato il suo rammarico e quello della comunità per i miasmi che continuano ad investire il territorio comunale. Sica non si è detto più disponibile a tollerare ulteriori ritardi negli interventi da effettuare: «Siamo arrivati ad un punto limite siamo stanchi e ci stringiamo ai nostri cittadini. Non tollereremo più alcun ritardo per quanto riguarda la rimozione dei rifiuti ed i lavori da completare. Attendiamo risposte immediate altrimenti chiederemo la chiusura del sito», fa sapere il sindaco. Nel corso della riunione, la Gesco la fornito le solite rassicurazioni circa la rimozione della spazzatura dal piazzale dell'impianto per passare, entro pochi giorni, al trattamento del solo rifiuto fresco riducendo così le esalazioni. La Gesco ha rassicurato il primo cittadino anche sugli interventi da effettuare per giungere ad una gestione ordinaria dell'impianto. L'amministrazione comunale crede nelle promesse fatte dai vertici della società di gestione ed è certa che la situazione tornerà alla normalità entro pochi giorni. Ma il sindaco preferisce non abbassare la guardia su una vicenda che potrebbe ritorcersi contro di lui se non saranno adottate tutte le precauzioni promesse. La gente non è più disposta a tollerare una simile inciviltà. Non è possibile che donne, specie in gravidanza, bambini ed anziani siano costretti a convivere con un odore insopportabile. Di sera non si può uscire di casa dove non si possono più aprire le finestre. Le famiglie di Pontecagnano Faiano non sanno cosa significa affacciarsi dal balcone di casa. Lo stesso per quanti risiedono a Sardone. Decine di famiglie vivono a pochi metri di distanza dal sito finito sotto accusa. Negli anni scorsi da queste zone sono partite manifestazioni di protesta e non è escluso che possano ripetersi anche in questi giorni se non saranno adottate tutte le precauzioni necessarie. Tante persone hanno già fatto sentire la loro voce presso gli enti preposti. Un appello che il primo cittadino di Pontecagnano Faiano ha sostenuto sin dal primo momento. Intanto, l'incontro tenuto l'altra sera al teatro San Paolo ha avuto esito positivo. Il sindaco Sica e l'assessore all'Ambiente Gianpaolo Campione hanno incontrato i commercianti del settore alimentare ed una delegazione di Legambiente sul tema dell'utilizzo di buste biodegradabili. Dal primo settembre, infatti, i rivenditori di alimentari non possono utilizzare i classici sacchetti di plastica. I commercianti hanno chiesto un sostegno del comune per assecondarli in questo importante cambiamento. È stato ribadito che al sacchetto biodegradabile si preferisce quello di carta, oppure di stoffa. Un processo che si pone di ridurre del 100% l'utilizzo di buste di plastica sull'intero territorio. Dal 31 dicembre lo stesso divieto varrà per il resto delle categorie di commercianti.