Roghi e cassonetti capovolti a Chiaia bruciati auto e negozi
Una Smart distrutta. Il negozio davanti al quale era parcheggiata in fiamme e altri due rivendite sono state danneggiate. Dei rifiuti che erano a bordo strada rimane un cumulo di cenere. Accade la notte scorsa nel cuore di Chiaia, tra piazzetta Rodinò e l’ingresso di via Ferrandina. È bastato probabilmente dare fuoco a un cartone che era accatastato su un cumulo di rifiuti per far propagare le fiamme fino all’automobile parcheggiata e quindi al negozio che alla fine hanno avuto la peggio.
Ancora ieri mattina un odore acre continuava a diffondersi nei vicoli della zona, con i passanti costretti a turarsi il naso e ad assistere alla visione della carcassa della Smart (di proprietà di un professionista che abita in piazzetta Rodinò) e al negozio distrutto dalle fiamme. E rabbia, molta rabbia per chi ha subito i danni anche se tra le ipotesi dei vigili del fuoco c’è anche l’autocombustione dell’auto. Ma il discorso non cambia perché tramite i rifiuti accatastati le fiamme si sono propagate ai negozi. «Il negozio all’interno è tutto annerito, è andato distrutto tutto l’impianto elettrico, oltre logicamente alla rottura delle due vetrine esterne, allestite proprio pochi giorni fa con i nuovi articoli», racocnta uno dei proprietari del negozio. Nella nuova crisi dei rifiuti che sta investendo la città di Napoli, ricomincia anche il fenomeno incendi. I vigili del fuoco segnalano decine di interventi e roghi di immondizia e di cassonetti in diversi quartieri della città. Erano stati diciotto le uscite dei caschi rossi per altratanti roghi di rifiuti per la notte tra sabato e domenica. Sono già diventati il doppio da due giorni. L'abitudine di dare alle fiamme i rifiuti accantonati nelle strade, nella città di Napoli e in provincia, provocò una emergenza nella emergenza negli anni scorsi, quando al Campania si trovò nella impossibilità di smaltire i rifiuti, finendo all’attenzione della cronaca internazionale.