Camigliano in corteo difende il suo Sindaco

In centinaia sono sfilati a Caserta con Cenname: "Puniti, ma il nostro è un comune virtuoso"
23 settembre 2010 - Ornella Mincione
Fonte: Il Mattino Caserta

Alle 10 e 20 di ieri mattina erano circa 150 le persone che, all'ombra della Reggia, al fianco dell'ex sindaco di Camigliano, Vincenzo Cenname, aspettavano il «via» alla manifestazione «Il rifiuto di Camigliano». Tra loro, anche il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti, monsignor Raffaele Nogaro, l'assessore all'Ecologia e all'Ambiente per il Comune di Caserta Maria Laura Mastellone. «Ho indossato la fascia per quest'evento - ha spiegato Petteruti - perchè voglio essere presente in tutta la mia dignità istituzionale. Tutta Caserta è con Enzo Cenname». Anzi, noi tutti «dobbiamo essere con Cenname: è uno di noi che si è sacrificato per noi. Lo dobbiamo sostenere». «Delitto prefetto»; «Meglio un rifiuto oggi che una montagna di rifiuti domani»; «Comune pulito, sindaco destituito»: sono stati gli slogan che hanno accompagnato i manifestanti per le strade di Caserta. Da Palazzo Reale, attraverso corso Trieste, via Colombo e via San Carlo, il corteo è giunto dinanzi alla prefettura. Qui, alle 11 e 10, Vincenzo Cenname ha illustrato le richieste al prefetto, o, più precisamente, al vicario Francesco Provolo. «È una manifestazione in cui, innanzitutto, rivendiachiamo la dignità dei cittadini - ha detto l'ingegnere -. Chiediamo che sia dato avvio alla procedura di annullamento dello scioglimento della giunta comunale, con la stessa velocità con cui è stata attuata: sette giorni. La legge 26/2010 ha avuto i propri effetti solo su di me: una legge ad personam». Altro punto caro a Cenname è la gestione della Tarsu che dovrebbe passare a breve all’ente di corso Trieste. Una disposzione che «non solo toglie agli enti locali la gestione dei rifiuti» ma istaura un sistema che sfugge ad ogni verifica: «Non ci saranno controlli - accusa il primo cittadino di Camigliano - né sull'efficacia del lavoro né sui costi della gestione stessa». La gestione diretta della società provinciale «non conviene a nessuno, meno che mai al cittadino», sottolinea l'ex sindaco. Sul decreto che aumenta la tassa quantificando i costi, emesso dal presodente della Provincia Domenico Zinzi Cenname è particolarmente duro. «È obrobrioso - commenta l'ingegnere -. È vergognoso che il cittadino subisca i costi della gestione dei siti per un'emergenza che ha riguardato tutta la regione». Monsignor Nogaro, vescovo emerito del capoluogo, è ugualmente esplicito: «È una vergogna che si condanni un sindaco soltanto perchè ama così tanto il popolo che lo ha eletto». Se Vincenzo Cenname nei giorni scorsi aveva parlato di solidarietà da bar' parte di politici casertani, oggi ha ringraziato i diversi sindaci che hanno marciato con lui. Tra gli altri, erano presenti il sindaco di Letino Antonio Orsi, il sindaco di Teano Raffaele Picierno nonchè l'attuale sindaco di Camigliano Gemma Graziano. È intervenuto anche il presidente dell'associazione dei Comuni Virtuosi Gianluca Fioretti, sindaco di Monsano: «Stiamo dando una lezione di civiltà. Stiamo dimostrando che c'è un'altra Italia, contro la mala-politica. La corretta gestione dei rifiuti significa una corretta gestione del territorio». Cenname, però, ha sottolineato l'assenza di deputati casertani al loro fianco. «A Letino facciamo una efficiente gestione dei rifiuti. Se una battaglia va fatta, va fatta insieme», ha concluso il sindaco Orsi. Dopo l'incontro, una delegazione trattante ha parlato con il vicario Provolo. «Abbiamo illustrato i punti forti da cui ha preso le mosse la manifestazione - ha spiegato Giuseppe Messina, componente della delegazione -. Il vicario non ha potuto non criticare la legge 26/2010, ma come le altre leggi anche questa deve essere rispettata». Ora, toccherà al vicario trasmettere al prefetto Ezio Monaco le richieste dei manifestanti circa l'attuazione della legge 26/2010.

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