«Ora che è stato scoperto il degrado tutta la città ci aiuti a cancellarlo»

23 settembre 2010 - Vincenzo Spadafora Presidente Terme di Agnano Spa
Fonte: Il Mattino

Da circa tre mesi sono stato nominato Presidente delle Terme di Agnano, una realtà straordinaria che sorge in una delle aree della città con il maggior numero di siti culturali di rara bellezza. Napoli, si sa, ha un patrimonio unico nel suo genere e le Terme di Agnano, con cinquanta ettari di parco, rappresentano un gioiello che nessuna altra città termale possiede. Un gioiello che molti napoletani non hanno mai visitato. Purtroppo, però, le condizioni in cui ho trovato le Terme non rendono onore alla loro storia e al prestigio che meriterebbero. Non vorrei cadere nella retorica dell’attacco a chi mi ha preceduto ma non si possono nascondere le responsabilità di chi, nella gestione di questo ricco patrimonio, per molti anni non ha lavorato ad un serio piano di rilancio e di sviluppo delle Terme. Sono grato al Corpo Forestale dello Stato per l’azione che ha portato all’individuazione di una discarica abusiva, grave segno d’incuria imputabile a chi aveva la responsabilità di vigilare su quel terreno da anni affidato in gestione al Consorzio di Bonifica della Conca di Agnano. Di tali segni, ahimè, temo di trovarne altri e non mi sottrarrò all’obbligo morale e al dovere di denunciarli nelle sedi competenti, attraverso i media, affinché chi – direttamente o indirettamente – ha condotto azioni scellerate nei confronti di questa struttura, ne risponda personalmente. In una fase nuova per le Terme vorrei evitare facili allarmismi e che venisse gettato del fango, ne abbiamo già tanto. Vale, quindi, la pena precisare che la discarica individuata ieri – che occupa uno spazio nettamente inferiore ai duemila metri quadri di cui si è scritto – si trova in un luogo vicino alla vasca di raccolta delle acque piovane che però nulla ha a che vedere con le sorgenti di acque minerali utilizzate per le cure termali. Del resto proprio nel mese di agosto era stato eseguito un campionamento delle acque termali con esiti assolutamente conformi alla legge. Inoltre, è ancora da provare sia che i materiali ritrovati abbiano generato sostanze inquinanti sia che queste ultime siano eventualmente finite all’interno della vasca. Mi permetta però una riflessione più generale: in altre città d’Italia e nel mondo, i siti termali tendono sempre più a contribuire alla crescita e alla qualificazione turistica dei territori su cui insistono, sono motivo di nuova occupazione, sono non solo luogo di terapia ma anche e soprattutto luogo di vacanza e di benessere, in grado di attrarre anche molti giovani. È incomprensibile come le Terme di Agnano non abbiano rappresentato tutto questo per Napoli. Altre città con luoghi e spazi meno suggestivi e di dimensioni modeste rispetto ai nostri, riescono a valorizzarli e utilizzarli con successo. Penso che Napoli meriti lo stesso trattamento. Proprio questo mi è stato chiesto dal Sindaco all’atto della nomina: ridare dignità alle Terme, trasformarle nella porta di ingresso dei Campi Flegrei, farne un motore di crescita, renderle un luogo ambito per i turisti italiani e stranieri ma anche uno spazio fruibile dai cittadini napoletani. Non sarà facile: abbiamo bisogno del sostegno dei napoletani cosi come abbiamo bisogno di fondi e quindi della fiducia di nuovi partners, al fine di raddrizzare le storture del passato. Sono convinto che sia possibile raggiungere tali risultati ma sono altresì consapevole dei numerosi ostacoli che si presentano sul percorso di chi prova ad innescare processi di cambiamento in questa città.

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