Rischio veleni alle Terme, dopo il blitz della Forestale scattano nuovi controlli
Dopo il blitz di martedì mattina che ha portato alla scoperta di una mega discarica abusiva all’interno del parco delle Terme di Agnano, gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, coordinati dal comandante provinciale Vincenzo Stabile, stanno pianificando una serie di controlli a tappeto nell’immensa area di cinquanta ettari che appartiene alla struttura. Si partirà dalle verifiche sui duemila metri quadrati già sequestrati, poi si proseguirà allargando concentricamente l’area di sopralluogo perché l’ipotesi è che la discarica scoperta sia quella «principale» mentre altri punti di raccolta potrebbero essere stati ricavati nelle vicinanze. C’è grande attesa per i risultati delle analisi sui materiali prelevati nella discarica e sui campioni d’acqua portati nei laboratori dell’Arpac. Solo dopo aver scoperto quali sono le sostanze depositate, e se possono essere responsabili di inquinamento profondo, si capirà se è necessario procedere ai carotaggi nel terreno per appurare la profondità raggiunta dalle sostanze e il possibile contatto con le acque sorgive che viene ipotizzato nella relazione presentata alla Procura. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, dopo aver scoperto la discarica all’interno del parco, hanno presentato denuncia contro il presidente delle Terme di Agnano Spa, Vincenzo Spadafora, e contro il sindaco Iervolino in qualità di rappresentante dell’Amministrazione che è unico proprietario delle quote della società termale.