Caos rifiuti assalto ai treni ma c'è un piano
Treni bloccati per due ore nella stazione San Giovanni Barra e traffico deviato i direzione Salerno. Proteste in mattinata al Vomero e a Porta Nolana e in serata in via Arlotta. Duecento roghi in ventiquattro ore, 4200 tonnellate di rifiuti a terra. Eppure, annuncia il prefetto Alessandro Pansa, la situazione d’ora in poi è destinata a migliorare. Ieri pomeriggio è stato convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Poi il prefetto ha spiegato: «L'acme della crisi è stato superato. Ora sta riprendendo lo smaltimento dei rifiuti e sono fiducioso che in breve tempo la crisi acuta finirà. Ci sono molte voci allarmanti sulla situazione cittadina, ma spero che il peggio sia alle spalle». Intanto, però, 150 manifestanti avevano coperto di sacchetti i binari della stazione San Giovanni-Barra. I treni diretti a sud sono stati bloccati per quasi mezz’ora, poi le ferrovie dello Stato hanno collegato Napoli e Salerno instradando i convogli su itinerari alternativi. Intorno alle 20,30, i manifestanti si sono decisi a liberare i binari e la circolazione ha potuto riprendere regolarmente. L’ordine pubblico, i cassonetti rovesciati, i blocchi del traffico, continuano a preoccupare la Prefettura: «Alta è la vigilanza delle forze dell'ordine per evitare che vi siano eccessi nelle manifestazioni di insofferenza esternate dalla cittadinanza». Ma nelle ultime ore si sta facendo strada la speranza di tamponare la crisi e di rendere la città presentabile per il Consiglio dei ministri di mercoledì. Al termine del comitato di ieri, l’assessore Mola ha spiegato: «Abbiamo ottenuto una corsia preferenziale per sversare nella discarica di Serre. Tra sabato e domenica abbiamo raccolto 2200 tonnellate. Da domani, poi, ripartiranno i treni per la Germania: ognuno potrà caricare altre mille tonnellate, potremo, quindi, accellerare la raccolta e smaltire settecento tonnellare al giorno dagli arretrati, la crisi dovrebbe essere superata nello spazio di una settimana». L’incremento dell’utilizzo dell’unica discarica superstite, quella di Macchia Soprana a Serre e il dissequestro del sito di stoccaggio di Coda di Volpe, precipitosamente completato, darà, quindi, qualche giorno di respiro alla città. E dall’incontro di ieri è venuta anche un’assicurazione sulla possibilità che si sviluppino epidemie. Il presidente dell’Ordine dei medici, Giuseppe Scalera, qualche ora prima aveva lanciato un nuovo allarme, sostenendo che la situazione igienica in città e in provincia «è ai limiti del livello di guardia. Era già difficile, tende a diventare drammatica». L'aumento di topi, in particolare, fa scattare l’allarme per le malattie trasmesse dai ratti, soprattutto la leptospirosi. Ma Vincenzo Severino, funzionario del ministero della sanità e rappresentanti del commissariato per l'emergenza rifiuti, hanno spiegato: «Non c’è alcun rischio di contagio. E per superare i timori dei cittadini abbiamo due iniziative. Da martedì partirà il progetto «medici sentinella» per un monitoraggio costante delle varie patologie a rischio, mentre da mercoledì sarà attivo uno specifico call center per fornire informazioni alla cittadinanza». Preoccupa, invece, la diossina sprigionata dai continui roghi. Il comandante dei vigili del fuoco di Napoli Ugo Bonessio ha spiegato: «Nelle ultime ventiquattro ore abbiamo spento duecento incendi, dalla prossima settimana abbiamo rafforzato gli organici facendo rientrare tutti gli uomini disponibili. Da fuori regione arriveranno altre sei mezzi». Per mercoledì i no global, stanno organizzando una serie di manifestazioni di protesta.