Compostaggio, impianto pronto a fine anno
Per un città che vanta il 70 per cento di raccolta differenziata, un impianto di compostaggio dei rifiuti organici, il primo e unico in Campania, è la classica ciliegina sulla torta. Entro la fine dell'anno entrerà in funzione, fagocitando circa 30mila tonnellate di rifiuti all'anno. Un investimento pari a circa 25 milioni di euro che ha visto la luce grazie ai fondi europei, nel giro di 14 mesi. Numeri snocciolati ieri mattina, in occasione dell'inaugurazione della struttura sorta nella zona industriale, dal sindaco di Salerno Vincenzo De Luca che ha tagliato il nastro a una delle opere più importanti tra quelle in calendario in occasione della festa di San Matteo. «Dopo 16 anni di commissariamento in materia di rifiuti, riusciamo a realizzare qualcosa di concreto, i cui vantaggi si potranno riscontrare direttamente nelle tasche dei cittadini. Attualmente la Regione Campania spende circa 200 euro a tonnellata per lo smaltimento della frazione umida, affidata a impianti di diverse parti d'Italia, noi dal prossimo anno riusciremo a risparmiare sulle circa 22mila tonnellate prodotte nella città di Salerno, con la conseguente riduzione della Tarsu a carico dei cittadini». Queste le parole del primo cittadino salernitano che non ha mancato di porre l'accento sulla «confusione istituzionale che in Campania regna da anni sull'annoso tema dei rifiuti. Napoli è di nuovo alle soglie di un'emergenza, malgrado vogliano convincerci del contrario, e fra cinque mesi la Campania sarà di nuovo sommersa dalla spazzatura - attacca De Luca - Tranne Salerno, ovviamente, che con il completamento di questa opera segna un passo storico in materia di politiche ambientali». Ma ciò che più non convince De Luca, è la decisione, sulla quale lo scontro è in atto da tempo, di affidare alle province campane il problema spazzatura: «In tutta Italia la gestione dei rifiuti è affidata ai comuni singoli o associati. E' un metodo che funziona. Soltanto qui non si riesce a normalizzare la questione. Il termovalorizzatore? E' nella pancia di Giove - ironizza De Luca - Si continua a perdere tempo in attesa della prossima emergenza». L'enorme stabilimento aperto ieri mattina, si estende su una superficie di circa 6mila metri quadri, assocerà al biogas anche la produzione di energia tramite la sistemazione di pannelli fotovoltaici sui tetti della struttura. Un investimento, quest'ultimo, ad esclusivo carico del Comune che per realizzarlo ha acceso un mutuo pari a 900mila euro. Una fabbrica di energia che consentirà una produzione stimata attorno ai 4 milioni di Kwh all'anno, ovvero il fabbisogno di circa 2mila famiglie salernitane».