Rivolta in provincia: "Napoli non si sacrifica"
Un piano per permettere all’Asia di abbattere le giacenze e ripulire la città che mercoledì dovrà accogliere il consiglio dei ministri. E da oggi un funzionario dei vigili del fuoco sarà presente quotidianamente in questura per coordinare gli interventi e assicurare una presenza delle forze dell’ordine quando le situazioni si presentano difficili per i pompieri. Ma la corsia preferenziale assicurata a Napoli fa insorgere i Comuni della Provincia. Nel corso dell’incontro di ieri in prefettura l’assessore all’Ambiente Giuliana Di Fiore ha spiegato: «Va bene ripulire Napoli, ma Casoria Afragola, San Giorgio stanno vivendo situazioni difficilissime. Sono problemi che vanno affrontati. E subito». E a Giugliano un presidio è tornato a Taverna del Re, dopo che si è diffusa la voce, a quanto pare fondata, che il sito potrebbe essere riaperto per assicurare lo smaltimento delle balle prodotte dai Cdr. Di un’altra protesta si è fatto portavoce anche Enzo Cuomo, sindaco di Portici e rappresentante dei Comuni napoletani per l’Anci: «La situazione è diventata insostenibile - dice - è assurdo che si chieda alle amministrazioni di potenziare la raccolta differenziata e si minacci il commissariamento se poi si lasciano quintali e quintali di immondizia per le strade della provincia». E non basta. Cuomo sottolinea che di fronte a un ciclo incompleto e alla mancanza di impianti la differenziata diventa costosissima. «Noi, per il compostaggio, siamo costretti a ricorrere a un impianto privato di Castel San Giorgio pagando duecento euro per tonnellata». Una polemica rinfocolata dall’annuncio del commissariato: in 22 comuni sono stati nominati commissari ad acta e altri 42 sono stati messi sotto osservazione. Ma i sindaci, anche quelli dei comuni per così dire virtuosi, non ci stanno a finire nel mirino: Giancarlo Della Cioppa, sindaco di Bellona, prende la parola a nome di tutti i primi cittadini che hanno accettato di creare propri siti di stoccaggio: «Abbiamo contribuito ad alleggerire la crisi - spiega - ma il commissariato non ha mai svuotato le nostre strutture che ormai sono piene. Ci sentiamo beffati, i cittadini non capiscono e protestano: non è giusto punire che si organizza per migliorare la situazione». E in queste ore Napoli sta riuscendo a tamponare la crisi anche grazie ai siti di trasferenza creati ad Acerra, dove ha in fitto i capannoni di Italambiente, e a Napoli nell’ex Icm: in entrambi si è trovato dello spazio perché è stata caricata sui continer la spazzatura che sta per essere spedita in Germania. I treni sono già stati caricati e restano fermi in attesa di partire per la Germania nelle prossime ore. Buone notizie anche sul fronte dell’informazione ai cittadini: sarà attivo un call center, per iniziativa di Prefettura e commissariato ai rifiuti, per informare i cittadini sui rischi per salute anche se il nuovo ministro Ferruccio Fazio ha sottolineato che non ci sono pericoli.