«Inevitabile aprire nuovi sversatoi la Provincia ridiscuta il progetto»

L'assessore Romano: si è inceppato il sistema e siamo di fronte a una crisi sia impiantistica che finanziaria
19 settembre 2010 - d.d.c.
Fonte: Il Mattino

«Quella che stiamo attraversando è una crisi impiantistica e finanziaria: perciò io e il presidente Caldoro, abbiamo chiesto al governo di rendere disponibili nuove risorse per i comuni in difficoltà. Solo così potremo affrontare con fiducia il futuro».
L’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, chiede un’azione comune di tutti gli enti in campo per superare l’ennesimo momento difficile sul fronte rifiuti.
Lei a Bruxelles ha annunciato che non ci sarà un nuovo sito nel parco del Vesuvio, ma il no all’apertura della discarica di Terzigno minaccia di creare grossi problemi. Cosa fare?
«La soluzione è nella legge 123 che ha stabilito quali siti utilizzare. Il consiglio provinciale ha detto no a cava Vitiello: sono certo che ora si stia attivando per trovare un altro sito. A me compete la programmazione ed è quello che sto facendo: entro l’anno partirà la gara per il termovalorizzatore di Napoli. Il compito di gestire il ciclo, invece, spetta alla Provincia e quello di raccogliere i rifiuti tocca ai Comuni almeno fino al 31 dicembre».
Ma non tutte le Province sono pronte ad assumere i nuovi compiti.
«Napoli e Caserta sono in maggiore difficoltà, ma la proroga non è certa e quindi bisogna comunque attrezzarsi per assolvere ai nuovi compiti»
Nessuno ha le risorse finanziarie sufficienti a coprire tutti i costi.
«È vero: le amministrazioni locali non sono in grado di pagare né le società né i consorzi perché hanno debiti pregressi e molti cittadini evadono la Tarsu. Quella che stiamo attraversando è una crisi finanziaria. Il governo ci deve aiutare dandoci la possibilità di utilizzare risorse finanziarie fresche. Se i Comuni non hanno i soldi per pagare i consorzi che a loro volta non possono liquidare gli stipendi i problemi saranno inevitabili. Il governo ci dia una mano attraverso un aiuto diretto ai Comuni per ripianare parte dei debiti e onorare quelli attuali».
Non sono stati versati nemmeno i soldi promessi per le compensazioni ambientali. Perché?
«Perché si è inceppato tutto il meccanismo. Quei fondi erano parte dei fas che sono stati fermati. Noi stiamo cercando di sbloccarli utilizzando una procedura capace di ottenere un’anticipazione e in settimana sarò nuovamente a Bruxelles per tentare di ottenere i fondi europei che erano stati congelati»

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