Corsa contro il tempo per la raccolta ma in città torna l’incubo-cumuli

18 settembre 2010
Fonte: Il Mattino

Ecco ci risiamo. Strade di nuovo sporche e cumuli di immondizia non raccolta che ti fanno ripiombare nei giorni dell’emergenza rifiuti. Ma più che l’emergenza è la poca organizzazione tra il nuovo e il vecchio appalto per la raccolta di rifiuti in città. A cominciare dai turni ferie sballati e i troppi addetti in malattia, come era già accaduto una decina di giorni fa creando disagi analoghi. Niente di strutturale insomma. Anche se il termovalorizzatore di Acerra è sì chiuso per manutenzione ma da marzo a oggi ha già bruciato circa 588mila tonnellate sulle 600mila all'anno per cui è stato costruito. In sette mesi, insomma, si è riuscito a smaltire l’immondizia di 12 mesi. La crisi, insomma, numeri alla mano, non partirebbe da qui. Il problema rimane la raccolta e lo spazzamento come conferma ieri anche l’assessore comunale all’ambiente Paolo Giacomelli. «Le difficoltà operative nella raccolta sono dovute anche ad alcuni problemi di operatività ridotta di Asìa, a causa dell’alto numero di automezzi in manutenzione, e - spiega - di Enerambiente, la ditta che gestisce il prelievo per Asia in alcune quartieri, che ha deciso la sospensione degli straordinari e la non sostituzione del personale in ferie o in malattia dopo il cambiamento della sua struttura di vertice». E ieri in strada, dal centro della city, passando per i Decumani, sino al Vomero c’erano circa 200 tonnellate di rifiuti non raccolti. E dall’assessorato è partita la richiesta ad Asìa di impegnarsi al massimo nei prossimi giorni, per garantire il prelievo dei rifiuti non ancora rimossi, anche in conseguenza dell'impegno da parte dell’unità operativa gestione flussi a garantire ulteriori conferimenti in discarica e presso gli impianti di pretrattamento (STIR) oltre le quantità di rifiuti prodotti quotidianamente. Che qualcuno persegua qualche disegno di boicottaggio in questi giorni di passaggio da un appalto ad un altro? Daniele Fortini, amministratore delegato di Asìa smentisce ombre di questo tipo: «Non credo. Posso solamente immaginare che nelle ultime settimane, con la fine dell’appalto, qualcuno abbia pensato di tirare un po’ di remi in barca. E su tutto ha pesato anche il cambio dei vertici di Enerambiente». Intanto da Acerra, il sindaco Tommaso Esposito lancia un appello al presidente della Provincia Cesaro «a non firmare l'ordinanza per l’utilizzo di un’area da adibire a discarica dei rifiuti impacchettati».

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