Santa Maria la Fossa

Parco Saurino: slitta il vertice per la bonifica

In Provincia assento il tecnico e il geologo
Mercoledì nuova riunione
17 settembre 2010 - Fabio Mencocco
Fonte: Il Matino Caserta

Slitta il tavolo tecnico organizzato per la mattinata di ieri in Provincia dove si sarebbe dovuto discutere della situazione legata a Parco Saurino. Alla riunione avrebbero dovuto partecipare gli esponenti del Comune di Santa Maria la Fossa che ospita il sito di stoccaggio. Al dibattito avrebbero dovuto prendere parte anche l’assessore all’Ambiente, Ecologia e Gestione dei rifiuti della Provincia di Caserta, Umberto Arena, oltre che un tecnico di laboratorio della ditta che ha effettuato le analisi sull’area di Parco Saurino e il geologo che sempre sulla stessa area ha effettuato rilievi specifici. L’assenza di queste ultime due persone ha però impedito che l’incontro si svolgesse e il tutto è stato rimandato a mercoledì. Il tavolo era stato fissato per rispondere ai diciassette quesiti che il Ministero dell’Ambiente di Roma aveva posto agli amministratori di Santa Maria la Fossa e alla Provincia di Caserta, che è stata individuata come Ente esecutrice dei lavori di messa in sicurezza di Parco Saurino. Visto lo slittamento, si dovrà dunque procedere a una corsa contro il tempo per far giungere i documenti al Dipartimento dell’Ambiente a Roma entro la fine del mese. «Abbiamo bisogno solo di mettere in ordine i documenti e di integrarli con alcune tabelle specifiche chieste da Roma. Tutto l’incartamento sarà pronto entro la prossima settimana», ammette l’assessore all’Ecologia del Comune di Santa Maria la Foss, Franco Cepparulo. Le analisi per conoscere lo stato di inquinamento del sito di stoccaggio, in realtà sono state già effettuate due anni addietro dal laboratorio Cavallo di Salerno, che ora deve fornire anche le tabelle integrative per meglio comprendere la validità e i valori espressi nelle analisi che saranno presentate al Ministero di via Cristoforo Colombo. Le analisi effettuate sull’area di Parco Saurino hanno messo in evidenza tracce di metalli pesanti, la cui presenza è dovuta anche al miscuglio di rifiuti che è stato accumulato nell’area che in un primo momento avrebbe dovuto accogliere solo rifiuti solidi urbani; ed invece con il passare del tempo ha accolto anche altre tipologie di materiali di scarto come i rifiuti ingombranti. Proprio la natura dei rifiuti presenti all’interno di Parco Saurino è uno dei quesiti che il Ministero vuole chiarire. Per soddisfare le richieste fatte pervenire dal Ministero dell’Ambiente ci sarà però bisogno anche dell’intervento dell’attuale Consorzio Unico, ed in particolare dovrà intervenire il geologo Isidoro Perrotta. «Il dipartimento – dice Cepparulo - vuole chiarimenti circa la tenuta delle cosiddette matrici sottostanti la discarica». La messa in sicurezza del sito di stoccaggio è fondamentale per arginare la diffusione dell’inquinamento del suolo e dell’acqua. I fondi per la riqualifica dell’area ci sono, devono ora essere utilizzati, presentando un progetto serio che non lasci adito a dubbi. «Ci sono tecnici che lavorano solo su questo progetto – ammette l’assessore provinciale Arena – vogliamo essere pronti per la Conferenza di Servizi». Per il progetto di messa in sicurezza di Parco Saurino sono stati già stanziati e attribuiti al comune 6 milioni di euro messi a disposizione dalla comunità europea. Con questo budget si cercherà di mettere in sicurezza l’intera area del sito di stoccaggio che è divisa in più settori. L’idea è quella di rilanciare la zona per fare in modo che non ci siano più emergenze ambientali, che negli anni addietro hanno provato anche danni ai terreni che vengono coltivati nelle vicinanze di Parco Saurino. L’esigenza è quella di avviare i lavori prima che «comincino le piogge» ammette Cepparulo, così che l’abbondanza di acqua non permetta al percolato di fuoriuscire dalla vasche e di invadere i canali di scolo.

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