Asìa rilancia il piano, i liguri avvertono i consorzi «Siamo pronti ma non faremo nuove assunzioni»

Le ditte vincitrici della gara
"I clan? Nessuna minaccia ma incontreremo il prefetto"
16 settembre 2010 - Luigi Roano
Fonte: Il Mattino

«Preoccupazioni? Soltanto per le cooperative. Noi non cederemo a pressioni se finisce un contratto i lavoratori vanno a casa. Questo ci hanno assicurato a Napoli. Certo noi non lavoriamo con pressioni o minacce». Giancarlo Vedeo - rappresentante della Lavajet - una delle due ditte liguri che si sono assicurate un cospicua parte dell’appalto sulla raccolta dei rifiuti - ha idee chiare e forti motivazioni. «Veniamo a Napoli con grande entusiasmo, porteremo 25 nuovi mezzi e la nostra professionalità. Ma con noi lavoreranno solo quelli che ci spettano, non una unità in più». Quanto alla sicurezza e all’ombra di minacce della camorra sul pianeta rifiuti è allo stesso modo chiaro: «Parlerò con il prefetto, incontro di routine perché per ora non siamo stati avvicinati da nessuno, e se ci sarà da discutere su queste cose lo faremo». Quanti sono i lavoratori che andranno con i liguri? E quali sono le cooperative di cui parla Vedeo? Interrogativi che riguardano l’irrisolto nodo che comprime Enerambiente. Secondo l’ispettorato del lavoro la ditta avrebbe utilizzato il subappalto contravvenendo alle leggi. L’impresa contesta queste conclusioni, ma l’ufficio del lavoro ha già inviato un informativa alla Procura. Enerambiente avrebbe utilizzato 300 dipendenti della Davideco assunti attraverso una società interinale. Secondo l’ispettorato del lavoro, visto che la forza lavoro esterna rappresenta quasi la metà di quella quotidianamente in campo (700 persone), si configurerebbe un subappalto. Secondo la ditta, invece, il ricorso a dipendenti esterni sarebbe stato occasionale. Una vicenda intricata nella quale si è innestata a fine agosto la protesta dei lavoratori Davideco rimasti senza stipendio a causa della riduzione dell’appalto in virtù dell’arrivo dei liguri. E nessuno sa quante persone sono: si va da un minimo di 400 a un massimo di 1300. Di qui i dubbi dei liguri e delle altre ditte vincitrici dell’appalto. Che prenederanno in carico 345 persone delle 442 riconosciute a Enerambiente. La differenza la assorbirà Asìa. Il cda di Asìa si è riunito per ratificare la richiesta di proroga proprio dei liguri, accettata, così fino al primo novembre, quando prenderanno servizio il problema cooperative non dovrebbe sussistere. Ma dopo cosa accadrà? Il comunicato emesso da Asìa cerca di spargere fiducia e chiarezza: «Il CdA di Asìa Spa - si legge nella nota - ha concluso le attività di gara per la concessione in appalto dei servizi di raccolta rifiuti in una porzione del territorio cittadino nel quale risiedono circa 320mila abitanti. L’appalto, suddiviso in cinque lotti funzionali, ha la durata di quindici mesi e scadrà il 31 dicembre 2011 dopodichè Asia realizzerà la totale internalizzazione di tali servizi». Quindi Asìa diventerà soggetto unico del ciclo rifiuti, da verificare se con la Provincia o con il Comune. La nota prosegue così: «I cinque lotti sono stati assegnati alle Società: Lavajet Srl con sede in Varazze (Savona), Docks Lanterna con sede in Genova ed Enerambiente con sede in Malcontenta (Venezia). Il valore complessivo dell’appalto sarà di euro 32 milioni e 262mila. Al momento dell'avvio del nuovo appalto, ASIA internalizzerà alla propria gestione diretta, il 20% circa di quanto oggi gestito da appaltatori». la nota si chiude così: «Asìa ha altresì assicurato ad Enerambiente il regolare pagamento di tutte le spettanze contrattuali così come avviene da quasi cinque anni, avendo attenzione preminente alla corresponsione, da parte della Società, degli emolumenti e delle retribuzioni spettanti ai lavoratori». Salvi gli stipendi almeno per ora. A novembre si vedrà. Asìa quindi chiede aiuto all’azionista di maggioranza, il Comune: «La differenziata manifesta elementi di forte positività, tuttavia richiede un congruo incremento delle risorse economiche destinate alla produzione dei servizi ed alla realizzazione degli impianti di riciclaggio specialmente per la frazione organica dei rifiuti urbani».

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