Rifiuti e commissario, è scontro sulla proroga
Gestione rifiuti, tappa a Napoli questa mattina per i rappresentanti delle cinque amministrazioni provinciali campane che incontreranno l'assessore regionale al ramo, Giovanni Romano. Sarà l'occasione per fare il punto della situazione in vista del definitivo passaggio delle competenze nelle mani dei cinque enti sovracomunali, dopo circa sedici anni di commissariato. Alla volta del capoluogo partenopeo partiranno l'assessore all'Ambiente di Palazzo Caracciolo, Domenico Gambacorta, l'amministratore unico della società IrpiniAmbiente, il generale Francesco Russo e il redattore del piano industriale, Felicio De Luca. La Provincia di Avellino, guidata dal presidente Cosimo Sibilia, è l'unica in Campania ad aver rispettato tutte le tappe imposte dalla legge, necessarie per il passaggio totale delle competenze della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Ed è la prima ad aver presentato la proposta di piano industriale. Tutte le altre quattro amministrazioni provinciali registrano notevoli ritardi, tanto da avanzare richieste di proroga. In pratica, sollecitano di allungare questa fase di transizione ancora per alcuni mesi. La questione potrebbe essere riproposta nel corso dell'incontro di questa mattina a Napoli. All'appuntamento dovrebbero essere presenti anche i rappresentanti della struttura stralcio del Commissariato per l'emergenza. Ieri sera, intanto, da Napoli è rimbalzata la notizia di una richiesta alla Provincia di Avellino, da parte degli altri enti omologhi campani, di sottoscrivere l'invito per una proroga della provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti. Il presidente Sibilia, sull'argomento, non ha né confermato né smentito l'indiscrezione giunta ieri sera dal capoluogo partenopeo, rimandando ad oggi la trattazione dell'argomento nel summit napoletano. In ogni caso è possibile immaginare una posizione di intransigenza da parte di Palazzo Caracciolo. Nell'ambito della conferenza stampa per la presentazione del piano industriale, la settimana scorsa, il presidente della Provincia e l'assessore Gambacorta avevano già anticipato a chiare lettere che l'ente non avrebbe fatto sconti e non avrebbe accettato di acconsentire, almeno per l'Irpinia, ad una proroga. L'amministrazione guidata da Sibilia, come dallo stesso presidente sottolineato, è pronta alla gestione del ciclo dei rifiuti, nei tempi stabiliti dalla legge. Oggi si saprà di più su questa vicenda. Ma se la questione-rinvio dovesse trascinarsi oltre non è da escludere uno scontro all’insegna della tensione, anche politica, con l'Irpinia. Il piano, al di là della condivisione che si sta ricercando con sindaci e amministratori, non senza contraddittorio a tratti aspro, punta a percentuali di raccolta differenziata ben superiori alla soglia prevista dalla normativa in materia e al superamento definitivo della fase d’emergenza. Intanto, s'avvia a conclusione la fase della richiesta d i condivisione della bozza di piano industriale fatta redigere dall'Amministrazione Provinciale. Domani è previsto l'ultimo incontro con un altro gruppo di sindaci del territorio. Finora l'assessore Gambacorta e il consulente De Luca hanno incontrato gli assessori e i capigruppo (sia di maggioranza sia di opposizione) di Palazzo Caracciolo, gli amministratori e le organizzazioni sindacali. Proprio i rappresentanti dei lavoratori hanno indetto per oggi un'assemblea per entrare nel dettaglio del piano industriale. Da parte dei sindacati viene ribadita con fermezza la contrarietà ad eventuali esuberi di personale, soprattutto quando verranno assorbiti i dipendenti di Asa ed Avellino Ecosistema, in pratica i due bracci operativi dei Cosmari Avellino 1 e Avellino 2, per i quali è stato già avviato lo scioglimento. Per ora hanno sospeso ogni giudizio sul progetto, in attesa di entrare nel merito dei singoli capitoli. La proposta di piano industriale finirà all'attenzione del Consiglio provinciale entro la fine del mese di settembre. Poi ci sarà la trasmissione alla Regione Campania.