Fiume di fango travolge Atrani, ragazza dispersa

Tracima il Dragone, sconvolta la costiera amalfitana. la giovane lavora in un bar invaso dai detriti
10 settembre 2010 - Mario Amodio
Fonte: Il Mattino

ATRANI. Una persona dispersa, un’altra salvata. Francesca Mansi, 25 anni di Minori, lavorava all’interno del bar La Risacca quando è stata travolta dall’onda di fango e detriti. Di lei è stato trovato solo lo zainetto dopo che i soccorritori hanno svuotato l’interno locale dal fango. La paura ora è che il fango possa averla trascinata fuori quando ha sfondato le porte. Il titolare dell’esercizio commerciale, Lello Rispoli, viene trovato vivo dai volontari mentre esce claudicante da un cumulo di terreno e portato subito in ospedale a Castiglione per i controlli di routine. All’interno del bar, al momento della tragedia vi erano anche due clienti, un padre e un figlio, che sono invece riusciti a salvarsi. Come due anziani che erano usciti appena cinque minuti prima. Tragedia ad Atrani Ma fino a notte i cittadini hanno fatto la conta per rintracciare uno ad uno tutti gli abitanti così da essere sicuri che non ci fossero altri dispersi. Sull’Amalfitana, bloccata da una frana, sono invece rimasti bloccati fino a notte, tre bus con 150 persone a bordo. Vigili del fuoco, carabinieri, uomini della guardia costiera e moltissimi cittadini hanno scavato per tutta la notte per cercare di trovare la ragazza e di togliere il fango dalle strade. In serata, da Napoli, su richiesta del comandante della centrale operativa della guardia costiera di Salerno, Maffia, sono giunti anche i sommozzatori. Dieci gli uomini del corpo in ausilio alle forze di terra. Una motovedetta in mare per le ricerche della giovane. Ma secondo i soccorritori la ragazza potrebbe essere ancora nel locale, sotto il fango. L’inferno si scatena alle 18.30 circa: il torrente Dragone che divide in due Atrani, tracima. Arriva così un’onda di acqua e fango che invade la parte superiore del paese. «È stato come un proiettile di legno, detriti e fango che è scoppiato», racconta Rosario Di Pino. Ha visto questa enorme valanga invadere le strade della sua cittadina dal balcone della sua abitazione. «La furia dell’acqua - prosegue - alta circa un metro e mezzo, ha trovato ostruito il passaggio verso mare: sul posto vi erano auto e motorini. L’onda di fango si è infranta contro di loro, è schizzata dappertutto e ha travolto ogni cosa che trovava sul suo percorso». Automobili, scooter, tavolini dei bar, sedie sono state trascinate dalla furia dell’acqua. Esplode il panico, la gente in strada scappa ovunque per cercare un riparo. Il mare di fango corre veloce nei vicoli, riempie gli scantinati e i negozi. Lello Schiavone, a causa della forte pioggia aveva chiuso le porte del suo locale. Si tratta di un locale ampio con doppio ingresso, da un lato l'american bar e dall’altro il bistrot. La furia dell’acqua che scendeva dalla zona alta ha sfondato le porte ha invaso il locale.

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