Acerra in tilt rifiuti a Chiaiano Torna la rivolta

Blocco stradale contro la discarica «Si sversa troppo, odore nauseabondo»
9 settembre 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Termovalorizzatore di Acerra ancora a scartamento ridotto: attualmenteresta in funzione solo una delle tre linee. Una, infatti, è in manutenzione ordinaria mentre un'altra è ferma a causa cli uno stop improvviso. Oggi i tecnici accerteranno i motivi del guasto: secondo la struttura stralcio comandata dal generale Mario Morelli, non è stato ancora possibile intervenire vista l'alta temperatura del forno. Una situazione che gli esperti della struttura non giudicano grave, ma che ha costretto comunque a deviare parte della spazzatura raccolta in provincia di Napoli verso la discarica di Chiaiano dove ieri sera gli abitanti hanno organizzato sit-in che ha creato rallentamenti nel traffico. Il motivo della protesta: dal sito arriverebbe un odore nauseabondo provocato probabilmente anche dal rafforzato ritmo degli sversamenti.
Una situazione complessa che secondo il consigliere provinciale Tommaso Sodano, che è stato presidente della commissione ambiente in una precedente legislatura, sarebbe ancora più grave di quel che appare: ieri il termovalorizzatore di Acerra sarebbe restato completamente fermo. «Nelle scorse settimane si sono fermate due linee per gravi danni strutturali, in pratica ci sono crepe nelle caldaie, come conseguenze del cattivo funzionamento dell'inceneritore - dice Sodano - e ieri si è fermata anche la terza linea, secondo informazioni da me acquisite». Il consigliere azzarda, poi, una drammatica previsione: «Il fermo dell'impianto di Acerra e l'esaurimento della capacità delle discariche in Campania nel giro di pochi mesi, senza aver previsto tutti gli interventi necessari per ridurre la quantità di rifiuti e per trattare le diverse frazioni di rifiuti, ci porterà entro il gennaio 2011 di nuovo in una emergenza ancor più grave». Sodano conclude chiedendo l'intervento della procura.
Per cercare di capire che cosa stia realmente avvenendo si può leggere il sito dell'osservatorio ambientale i cui dati sono aggiornati fino alla fine di agosto. Nell'introduzione si legge: «Superata la fase di avviamento e dimessa a punto, dal 14 settembre 2009 il termovalorizzatore di Acerra è una realtà pienamente operativa, in grado di produrre energia dallo smaltimento di circa 2mila tonnellate di rifiuti tritovagliati al giorno, per un totale di 600mila tonnellate l'anno». E già qui le cose non sono chiare: se l'impianto ingoiasse 2000 tonnellate al giorno ne smaltirebbe 72Omila all'anno e non 600 mila. Evidentemente quella di duemila tonnellate è una stima ottimale. In realtà per raggiungere le 600 mila all'anno basterebbe bruciare ad Acerra circa 50 mila tonnellate al mese, poco più di 1500 al giorno. Ma anche in questo caso il traguardo non si può dire del tutto raggiunto. Ad agosto la perfornance dell'impianto è stata buona e sono state smaltite 46mila e 480 tonnellate, a luglio 4lmila 126, a giugno 35mila 661. In totale dal momento dell'avvio il 26marzo del 2009 il termovalorizzatore ha ingoiato 588mila tonnellate di rifiuti
Ma i frequenti guasti ovviamente preoccupano anche perché la decisione di non aprire la seconda discarica a Terzigno, come richiesto dall'Unione Europea, fa viaggiare la Campania sull'orlo dell'abisso: il timore è che si possano riempire le discariche prima di aver avviato i termovalorizzatori di Napoli e Salerno. Il piano presentato a Bruxelles dall'assessore regionale Giovanni Romano punta sull'allargamento di Chiaiano e della cava San, l'incremento della differenziata e la conversione degii Stir in impianti capaci di ridurre del trenta per cento il volume dei rifiuti. In questo modo , secondo i suoi calcoli, si dovrebbe riuscire ad arrivare all'inaugurazione dei nuovi impianti senza ulteriore danni. A una condizione: che Acerra funzioni a pieno ritmo.

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