Pronta la black list, 80 comuni morosi con Irpiniambiente

Il prefetto pronto a inviare l'ennesiam sollecitazione per il pagamento degli arretrati
9 settembre 2010 - Lidia Salvatore
Fonte: Il Mattino Avellino

Sono 80 i comuni inclusi nella black list della società provinciale IrpiniAmbiente. Si tratta degli enti - il 65% dei 119 della provincia di Avellino, molti dei quali ricadenti nel bacino dell'ex consorzio Av1 - che non hanno corrisposto per intero le somme dovute per i pagamenti delle fatture emesse per i servizi di raccolta e smaltimento rifiuti, effettuati dal primo gennaio al 31 luglio del 2010. Se il debito maturato da alcuni è minimo, altri avrebbero pagato poco o nulla rispetto a quanto dovuto. Situazioni che hanno contribuito a ricreare una situazione finanziaria pressoché drammatica, che continua a mettere a rischio la stabilità dell'intero sistema. Senza un repentino e necessario cambio di marcia, la gestione del comparto rifiuti non potrà essere oggetto di una accurata e puntuale programmazione come quella che l'amministrazione provinciale e i vertici della società IrpiniAmbiente immaginano di poter porre in essere a partire dal piano industriale. I comuni rientranti nella black list saranno oggetto, nei prossimi giorni, di una nuova sollecitazione del rappresentante di Governo. In settimana, infatti, gli amministratori degli enti morosi riceveranno una lettera - sottoscritta dal prefetto Ennio Blasco - attraverso la quale gli verrà chiesto di rientrare, in tempi brevi, di quanto dovuto. Non dovesse andare a buon fine l'invito a ridurre sensibilmente il debito maturato, IrpiniAmbiente sarebbe già pronta a rilanciare l'ipotesi di interruzione dei servizi con esclusione di quelli indifferibili. La società provinciale - attraverso la pubblicazione della black list, con nomi dei comuni morosi e cifre dovute - potrebbe vedersi costretta a chiedere, soprattutto all'Asa, la sensibile riduzione dei servizi prestati. Un'iniziativa forte - «l'unica - secondo molti - in grado di sbloccare la questione" - che potrebbe essere solo il preludio di un'extrema ratio che, stavolta, lo stesso Prefetto non esclude: la rimozione degli amministratori e il commissariamento dei comuni morosi. Ecco perché, in questo caso, la sollecitazione del Rappresentante di Governo non può essere accolta in maniera superficiale. Del resto, le difficoltà del comparto fanno emergere la necessità di un intervento deciso e radicale. Se IrpiniAmbiente, infatti, vanta crediti per circa undici milioni di euro, non vanno dimenticati gli oltre sei milioni che il Cosmari Av1 - oggi in fase di liquidazione - deve ancora incassare da numerosi enti locali. Una situazione che si riverbera sulle società impegnate nelle attività afferenti il ciclo integrato. Ma anche sugli operatori e sulla qualità dei servizi posti in essere. Intanto, nell'attesa dell'incontro di lunedì prossimo - quando il piano industriale della società provinciale di gestione del ciclo integrato verrà presentato alle organizzazioni di categoria - l'Udc annuncia, attraverso una nota, pieno sostegno allo strumento di programmazione redatto dal professionista Felicio De Luca, presidente del soggetto liquidatore del Cosmari Av2. «I rappresentanti dell'Unione di Centro nell'Esecutivo di palazzo Caracciolo - si legge - annunciano il proprio voto favorevole alla delibera di Giunta relativa all'adozione del piano d'ambito, in ottemperanza al vincolo di solidarietà, stretto con il Presidente Cosimo Sibilia, che consideriamo ancora vivo e dal quale non intendiamo discostarci». Il gruppo dell'Udc annuncia la possibilità di presentare una serie di proprie valutazioni: «Non avendo avuto modo di approfondire la delicata questione e di valutare appieno lo strumento, ci riserviamo di fornire al Presidente Sibilia le nostre valutazioni per contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati dallo stesso piano».

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