Dura polemica del sindaco di Terzigno: «Indegno e grottesco celebrare il vino prodotto vicino ai rifiuti»

Lacryma Christi, la discarica rovina la festa

Ottaviano, parte "Vesuvium"
Auricchio: " Non ci sarò per rispetto dei cittadini"
9 settembre 2010 - Francesco Gravetti
Fonte: Il Mattino

Ottaviano. «Lacryma Christi? Piuttosto lacrime di dolore, rabbia e sconforto. È indegno e grottesco parlare e sentire discutere di un prodotto che nasce in una zona prossima a una discarica attiva in pieno Parco Nazionale del Vesuvio». Parole di Domenico Auricchio, il sindaco Pdl di Terzigno a lungo accusato di aver favorito l’apertura della discarica in località Pozzelle ma ora in prima linea contro l’impianto, al punto da declinare pubblicamente l'invito a partecipare a «Vesuvinum», la manifestazione che celebrerà il vino del Vesuvio (e nello specifico il Lacryma Christi) il prossimo weekend al Palazzo mediceo di Ottaviano. Auricchio tiene a precisare che la sua non è una critica agli organizzatori dell’evento, l’associazione «Strada del Vino e dei prodotti tipici vesuviani»: «Io mi congratulo con il presidente dell’associazione, Michele Romano, per l’iniziativa. Speriamo che già dal prossimo anno, ci possano essere giorni più salubri e luminosi per il nostro unico ed amatissimo ”Lacryma Christi”, ma per ora la situazione è ben diversa. Non posso, non me la sento di esserci: prenderei in giro i miei concittadini». Il sindaco, insomma, ritiene che disertare le celebrazioni del vino vesuviano possa essere un segnale alle istituzioni e a chi ha deciso di aprire la discarica nel cuore dell’area protetta: «Sia come primo cittadino che come umile servitore dello Stato sono offeso e umiliato perché, oltre ad avere subito un irreparabile danno ambientale, non avvertiamo il benché minimo segnale circa interventi di risanamento e di bonifica, così come ci era stato garantito. Disertando l’evento - continua Auricchio, mai così duro sull’argomento - posso dimostrare civilmente la mia più sincera e netta contrarietà alla discarica, capace di farci conoscere, a livello nazionale ed europeo, come abitanti di un luogo divenuto semplicemente ricettacolo di munnezza». Il presidente dell’associazione «Strada del Vino», Michele Romano, preferisce evitare commenti, ma dalle sue poche parole sembra emergere un certo dissenso rispetto alla polemica sollevata dal sindaco: «Non ho nulla da dire su questa faccenda. Anzi: salutatemi Auricchio». E sabato pomeriggio anche i comitati che si battono contro l’invaso raggiungeranno Ottaviano: «Una nostra delegazione andrà al Palazzo mediceo con l’intenzione di spiegare a tutti che non bisogna abbassare la guardia. Il territorio è in pericolo», spiega Franco Matrone, uno dei coordinatori dei comitati. Questi ultimi stanno anche «marciando» sui vari Comuni interessati dalla presenza della discarica chiedendo di parlare coi sindaci e ricordando loro gli impegni presi con i cittadini. Ieri è toccato proprio ad Auricchio incontrarli, mentre il sindaco di Boscoreale Gennaro Langella annuncia: «Abbiamo dato l’incarico a una società collegata all’Università di Udine per la rilevazione della qualità di aria e acqua sul nostro territorio: un passo importante e significativo per accertare se e quali danni realmente sta provocando la presenza della discarica nel Parco Vesuvio». Ma proprio ieri Regione e Protezione civile hanno firmato una convenzione per lavori che riducano i disagi alla popolazione: sbloccati sei milioni.

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