Rifiuti, «IrpiniAmbiente» presenta il piano industriale

Sono definiti i dettagli tecnici
Arriva in Provincia lo strumento che chiude la fase commissariale
5 settembre 2010 - Martino Lauri
Fonte: Il Mattino

Gestione provinciale dei rifiuti: è pronto il piano industriale di «IrpiniAmbiente». Tra domani e dopodomani verrà illustrato ai rappresentanti della giunta di Palazzo Caracciolo e ai capigruppo di maggioranza e opposizione. Poi, il passaggio con le organizzazioni sindacali e la presentazione del progetto per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, che chiude definitivamente il lungo capitolo del commissariato. Circa sedici anni contraddistinti da pagine buie di cronaca e da disagi notevoli per i cittadini. L’impianto generale del piano industriale era già pronto da alcune settimane. La pausa estiva è servita per definire alcuni dettagli. Nell’intera struttura del progetto rientra pure la questione della discarica di Savignano e la gestione dello stesso sversatoio con i relativi controlli. Proprio Cgil, Cisl e Ugl sollecitavano chiarezza sulla vicenda: «La priorità è quella di mettere in piedi una consultazione con le parti sociali per una valutazione trasparente e proficua del piano industriale. Tale necessità scaturisce dall’esigenza di riorganizzare il servizio del ciclo integrato dei rifiuti in modo efficace. L’urgenza serve anche per conoscere quali politiche tariffarie applicare alle varie utenze e quali criteri adottare per la salvaguardia delle fasce deboli, oltre che per comprendere se la consistenza economica sia sufficiente a garantire tutele e diritti dei livelli occupazionali». La società provinciale «IrpiniAmbiente» è la prima in Campania a presentare il piano industriale. Nelle altre realtà le difficoltà sono maggiori, tanto da chiedere con forza una serie di proroghe. Resta sempre forte la preoccupazione di Asa e «IrpiniAmbiente» per i ritardi nei pagamenti da parte dei Comuni. Da parte della società provinciale su circa venti milioni di euro di servizi fatturati non è stato incassato neanche il 50 per cento. Una situazione difficile che crea non pochi disagi, anche per il pagamento delle spettanze ai dipendenti. Più volte nei mesi scorsi s’è reso necessario l’intervento del prefetto per scongiurare problemi gravi al servizio di raccolta e di smaltimento, dovuti all’insolvenza delle amministrazioni comunali. La questione-rifiuti tiene banco anche nel dibattito politico. Il leader dei bersaniani del Pd, Lucio Fierro, ha posto alcuni quesiti alla Provincia, e ha replicato il coordinamento irpino di «Noi riformatori azzurri, rispondendo in maniera piccata alla richiesta di chiarimenti su aspetti del piano industriale e sul futuro di Asa. «Da qualche settimana l’attivismo grafologico di Fierro è diventato quasi ossessivo. La cattedra da cui parla è piuttosto oscura e tuttavia i giudizi che esprime sulle persone chiamate dal centrodestra a rappresentare le istituzioni sono sempre velenosi e tendenziosi. - si legge nella nota di Noi rifomatori azzurri - Dopo aver stigmatizzato in maniera negativa, senza spiegarne le ragioni, l’elezione di Franco D’Ercole alla presidenza dell’Alto Calore Servizi, è passato ad elaborare una serie di domande al presidente della provincia sulla questione dei rifiuti. Ciò che appare meno chiaro è perché l’elaborazione di questa azione di contrasto al governo di centrodestra debba partire da incontri dello stesso Fierro con personaggi che gravitano, non solo idealmente ma anche quali apprezzati e non gratuiti collaboratori, nell’orbita dell’alleanza del governo provinciale, quali Madaro e Palermo, magari utilizzando la sede dell’Alto Calore Patrimonio, di cui lo stesso Fierro è stato presidente fino a qualche settimana fa».

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