Pianura, brucia ancora la discarica
Abitanti preoccupati
La piccola comunità che vive attorno alla discarica si era appena riunita per la notizia dolorosa della morte, per tumore, di una donna della zona. Pianti e maledizioni alle sostanze velenose, poi l’allarme «va a fuoco, è di nuovo in fiamme». Discarica Zampaglione, veleni seppelliti dietro a un cancello di via Montagna Spaccata, a dieci metri dalle auto e dai camion che vanno troppo veloci, a venti metri dalle case della gente che tossisce spesso, ha gli occhi irritati e si ammala con una frequenza imbarazzante. Il secondo incendio doloso si sviluppa come al solito nel giro di pochi minuti, e rappresenta un allarme vivo e reale. Le persone della zona hanno imparato a riconoscere i segni del fuoco rapidamente, e hanno già memorizzato al cellulare il numero dei pompieri. Al primo fumo in lontananza scatta la chiamata; il camion rosso conosce la strada, arriva dentro la discarica, gli uomini spengono rapidamente le fiamme prima che arrivino al fondo mefitico, poi vanno via in silenzio. Lasciando alla gente di Pianura dubbi e preoccupazioni. La procedura prevede anche una chiamata alla polizia che già conosce il problema e ha avviato indagini sulla singolare vicenda. La discarica abusiva Zampaglione, secondo le persone che ci convivono, non sarebbe più abbandonata. Qualcuno ha deciso di ricominciare a sversare lì dentro. Proprio per lanciare l’allarme e chiedere verifiche e controlli, mercoledì scorso gli abitanti di Pianura hanno chiesto e ottenuto un sopralluogo di Arpac e Asl. Da giorni quella discarica ha ripreso ad emanare un fetore insopportabile che si percepisce soprattutto di sera, tutti sono allarmati: cos’è quella puzza chimica che si libera nell’aria e aggredisce occhi e polmoni? Durante il sopralluogo di mercoledì i tecnici non sono riusciti ad appurarne le cause, però s’è aperta una procedura per intensificare i controlli. Mentre si stilavano i verbali del sopralluogo, quando tecnici, polizia e cittadini avevano lasciato la discarica da un paio d’ore, qualcuno è andato ad appiccare le fiamme (le immagini esclusive di quel primo incendio sono ancora disponibili sul nostro sito www.ilmattino.it). «Si tratta di un avvertimento», dissero a voce alta i residenti, ma non ci faremo intimidire. E la risposta alla tenacia delle persone che non vogliono arrendersi è arrivata ieri nel primo pomeriggio, sotto forma di un nuovo incendio, anche stavolta doloso. Nessuno nota movimenti strani. Del resto quella discarica è accessibile facilmente da una miriade di posti diversi: presidiare il cancello è inutile, chi va ad appiccare il fuoco certamente non passa di lì. Gli abitanti stanno pensando di tassarsi per mettere in piedi un sistema privato di sorveglianza con telecamere puntate sulla discarica 24 ore su 24: «Per ora è solo un’idea - spiegano - si tratta di congegni costosi. Prima dobbiamo trovare i soldi».