Mondragone

Allarme amianto, via alle recinzioni

Il materiale tra i detriti dei chioschi demoliti
Sos dei balneatori
3 settembre 2010 - Gabriella Cuoco
Fonte: Il Mattino Caserta

Mondragone. Spuntano tracce di amianto tra i detriti delle otto baracche abusive demolite, durante il mese di agosto, sul lungomare sud di Mondragone, su disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. A lanciare l’allarme è stato un gruppo di operatori balneari, che ha segnalato il caso all’ufficio preposto dell’ente locale di viale Margherita, che non ha perso tempo e ha ordinato l’immediata messa in sicurezza dell’area, al comando locale della polizia municipale. «La zona è già stata recintata», esordisce l’assessore comunale all’Urbanistica, Michele Miraglia che, insieme al sindaco Achille Cennami, nelle ultime settimane, è stato il promotore degli abbattimenti, sotto l’occhio vigile del maresciallo Giacomo Iodice, comandante del distaccamento locale della Capitaneria di Porto. «Non voglio creare allarmismi, - spiega l’assessore Miraglia - tutto è sotto controllo. Oltre ad aver messo in sicurezza l’area, di circa cinquecento metri quadri, abbiamo richiesto i rilievi direttamente all’Arpac di Caserta, affinché la situazione non possa degenerare. Sono del parere, - rincara - che la presenza di amianto sulla superficie segnalata da qualche gestore degli stabilimenti balneari della città, sia minima. Ma, nonostante tutto, non abbiamo affatto intenzione di perdere tempo, evitando danni irreparabili all’ambiente». Nei prossimi giorni, infatti, secondo indiscrezioni trapelate nella tarda mattinata di ieri, pare che l’ufficio tecnico del Comune di Mondragone, abbia già programmato di approfondire il caso, che a quanto pare potrebbe riguardare anche altri siti presenti nella città litoranea. Un vero e proprio screening delle aree a rischio e di quelle indicate dai cittadini, anche attraverso semplici istanze fatte pervenire al primo cittadino. «Entro fine settembre - dichiara l’assessore comunale alle politiche ambientali, Mario Fusco - chiederemo finanziamenti alla Regione, per la bonifica di diversi siti altamente inquinanti, dislocati soprattutto alla periferia di Mondragone. A dire il vero, prima dell’estate, il problema era già stato affrontato ampiamente, coinvolgendo anche i colleghi amministratori dei comuni limitrofi, come Falciano del Massico, Castelvolturno, Carinola e Sessa Aurunca. Mi auguro, - conclude Fusco - che il neo governatore Caldoro possa accendere i riflettori sulla questione amianto e collaborare attivamente con gli enti locali del litorale domizio, coinvolgendo anche le associazioni ambientaliste che hanno segnalato, anche attraverso rilievi fotografici, la presenza di amianto in diverse aree mondragonesi». Intanto, tra una decina di giorni al massimo, riprenderanno le demolizioni. Per quanto riguarda il lungomare sud, le ruspe dovranno abbattere altre otto baracche; poi, i riflettori si accenderanno a Torre di Pescopagano, per buttare giù una cinquantina di strutture fuorilegge.

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