l questore: una provocazione? Attenti a non sottovalutare

L'assessore provinciale Caliendo: "Iniziativa senza giustificazioni la vertenza lavoro richiede rigore"
3 settembre 2010 - lu.ro.
Fonte: Il Mattino

Che l’autunno sarebbe stato caldo sul fronte lavoro lo si sapeva, ma che i lavoratori o presunti tali, inneggiassero alla camorra erano in pochi a scommetterci. Anche nella capitale della disoccupazione e della malavita organizzata tutto ciò desta scalpore. «Che una persona esasperata possa avere momenti di sconforto ci può stare - spiega il questore Santi Giuffrè - mi sento di potere capire, anzi ascoltare che dice certe cose. Certo non posso condividere». Tuttavia le centinaia di poliziotti che rischiano la vita tutti i giorni per combattere i clan non saranno contenti. «C’è tanta tensione in giro - spiega il questore - non sono convinto che si tratti di frasi da sentire. Anche perché le aziende infiltrate fanno sempre una brutta fine». Giuffrè non giustifica ed è preoccupato: «Chi è senza lavoro e senza soldi e a Napoli purtroppo sono tanti non va tanto per il sottile nel verificare chi passa lo stipendio. Questa lettera è un dato emotivo, provocatorio ma noi verifichiamo sempre tutto». Dal questore all’assessore provinciale Giuseppe Caliendo che ha la delega all’Ambiente e ai rifiuti, primo interlocutore dei bacini: «La lettera alla camorra? Sarebbe il caso che certi argomenti non si usassero - attacca - meglio concentrarsi sulle cose serie, ovvero su come risolvere i problemi». Chi ha protestato in modo così clamoroso vuole garanzia e sullo stipendio e una soluzione definitiva al problema dell’assunzione. «Gli sprechi devono finire - spiega l’assessore - non voglio fare processi al passato, ma abbiamo ereditato una situazione pesantissima. Quanto agli stipendi la situazione è in via di soluzione e quelli del bacino lo sanno bene, potevano anche risparmiarsi la protesta». Insomma rassicurazione sui soldi, mentre sugli esuberi difficilmente si faranno passi indietro anche se per Caliendo nessuno resterà senza lavoro: «Sono 424 gli esuberi - conclude l’assessore - e la legge è dalla loro parte. Nel senso che è prevista una loro ricollocazione da parte degli enti locali. Certo prima dovranno passare per gli ammortizzatori sociali. Ma non mi sembra una grande tragedia. Ci sono ritardi nella costruzione degli impianti e pur non colpevolizzando chi c’era prima, la realtà è questa e non dipende da noi. Se tutto il sistema già fosse a regime probabilmente anche il problema dei bacini sarebbe in via di soluzione definitiva».

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