Rogo di Pianura De Magistris accusa ed è scontro politico
Nel centrosinistra la questione rifiuta continua a dividere. In campo Luigi De Magistris, eurodeputato dell’Idv ma soprattutto possibile candidato sindaco di Napoli. L’esponente del partito di Antonio Di Pietro non è tenero e non è la prima volta: «A Napoli e provincia c’è una gravissima emergenza ambientale e sanitaria, ma pare che a nessuno interessi» dice l’eurodeputato: «Esiste - si chiede de Magistris - un piano del Comune, della Regione o degli enti provinciali per combattere il grave episodio dei roghi dolosi che avvelenano e ingrossano le casse della camorra? Sarebbe interessante conoscere quali provvedimenti si intendono adottare visto che in gioco c’è la salute pubblica». L’ex pm si riferisce in particolare a un evento: «L’ultimo episodio della discarica abusiva incendiata nel quartiere di Pianura - conclude - è solo un esempio di quale sia la condizione dello smaltimento illegale dei rifiuti». Pronta la replica di Palazzo San Giacomo con l’assessore competente Paolo Giacomelli: «L’azione avviata dal Comune per prevenire e reprimere i roghi tossici di rifiuti esiste ed è articolata su più fronti» si legge in una nota a firma dell’assessore: «I roghi di materiale elettrico, per ricavare rame o altri materiali da vendere, rappresentano infatti una forma di attività economica diretta dei Rom. Mentre i roghi dei pneumatici fuori uso sono riconducibili alla necessità di smaltire i pneumatici che si trovano sempre nei campi rom, oltre che all'azione illecita di trasportatori non autorizzati per ridurre il volume degli accumuli». Giacomelli poi conclude: «C’è una ordinanza del sindaco al riguardo, ma davanti all’impossibilità dalle forze dell’ordine di svolgere una sistematica attività di controllo si è scelta la strada della prevenzione. La Polizia ambientale del Comune in due mesi ha effettuato controlli su 220 esercizi dei 320 presenti in città elevando 38 contravvenzioni per 360milaeuro, mentre a luglio sono stati intensi i controlli presso il campo Rom di Cupa Perillo e di via del Riposo dove sono state sequestrate ingenti quantitativi di fili elettrici destinati ad essere bruciati».