Allarme a Pianura, rogo doloso nella discarica
«Guarda, ci sono tanti focolai. Saranno quattro o cinque, sono certamente dolosi». Lo straccio bagnato premuto sul volto per non respirare il fumo, gli abiti ricoperti di cenere che si solleva per il vento: è un tormento infilarsi nelle stradine della discarica Zampaglione, fino al cuore dell’incendio (potete vedere le immagini sul nostro sito www.ilmattino.it). Ed è impossibile resistere per più di cinque minuti perché le fiamme avanzano in fretta, alimentate dalla vegetazione cresciuta sopra i rifiuti. Arrivano prima i residenti e poi i vigili del fuoco che impiegano un’oretta per avere ragione delle fiamme ed evitare che si propaghino fino al fondo del vallone, dove sono sepolti a metà i rifiuti più vecchi e pericolosi. Il pericolo dell’emergenza ecologica è scampato, ma sulla vicenda è già in corso una indagine perché si tratta di uno strano caso di «avvertimento» effettuato in pieno giorno, due ore dopo un sopralluogo ufficiale. La singolare vicenda si è sviluppata nel corso di poche ore ed è iniziata intorno alle dieci di ieri mattina. A quell’ora, alla discarica Zampaglione si sono presentati i tecnici dell’Arpac e i responsabili dell’Asl, contattati dai residenti che da giorni denunciano una recrudescenza delle esalazioni dalla discarica. «Siamo certi che questo luogo viene ancora utilizzato in maniera illegale per gettare rifiuti - spiega Fabio, un abitante di Pianura - da settimane siamo avvolti, soprattutto nelle ore serali, da una terribile puzza che sale dalla discarica. Vogliamo sapere cosa succede, vogliamo avere certezze sulla nostra salute». La verifica di Asl e Arpac è durata poco più di un’ora. All’interno della discarica oltre ai residenti e ai tecnici, anche uomini della polizia di stato e della polizia municipale. «Si tratta di un sito di rilevanza nazionale per il quale occorre un intervento ministeriale», hanno spiegato gli esperti prima di allontanarsi per redigere il verbale di sopralluogo. A quell’ora, però, non è stata rilevata la presenza nell’aria di sostanze pericolose né un odore particolare. Tecnici, residenti e forze dell’ordine si sono allontanati poco dopo le undici. E due ore dopo è scattato un nuovo allarme: gli abitanti hanno visto colonne di fumo levarsi dalla discarica, hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco e le forze dell’ordine, poi sono tornati verso la discarica. Il cancello era chiuso, ma il dato non è significativo perché esistono decine di varchi per accedere all’area. Una volta dentro la discarica è stato immediatamente chiaro che si trattava di un atto doloso. Almeno cinque focolai diversi erano stati appiccati e le fiamme avevano iniziato ad aggredire tutto il vallone che contiene immondizia depositata illegalmente. I vigili del fuoco sono giunti rapidamente e hanno domato le fiamme in tempi abbastanza rapidi. Dopo un’ora circa l’intervento era già concluso. Ma gli interrogativi erano (e sono tutt’ora) completamente aperti. A presidio dell’area è arrivata una pattuglia della polizia municipale che ha perlustrato tutta la zona in cerca di elementi utili a risalire agli autori dell’incendio; i vigili sono rimasti, poi, a sorvegliare la discarica per l’intera giornata. I residenti della zona non hanno dubbi: «Si tratta di un avvertimento. Poche ore dopo la nostra richiesta di verifica, è arrivato qualcuno che ha voluto dimostrare di poter fare quello che vuole, quando vuole. Ci controllano, conoscono ogni nostro movimento. Siamo preoccupati».