Bloccati i camion Asìa: strade piene di rifiuti
Mancano i cassonetti, c’è ancora la questione ferie e a rendere il quadro ancora più triste l’inciviltà di alcuni che continuano a depositare i sacchetti in orari sconsiderati. Di più. In serata è scoppiata la protesta dei lavoratori dei Consorzi di bacini, che non rigurda Napoli, il Comune ha assuntoi la suo quota di 350 elementi, ma che la protesta l’hanno fatto a napoli bloccando il deposito di via Carlo Azzi e mettendo a rischio la racolta in un terzo della città. la conseguenza è che oggi ci potrebbero essere abbandonati nelle strade ben più delle 200 tonnellate di questi ultimi tempi. Nella sostanza questo mix ha prodotto una città un’altra volta sporca. Partiamo dall’Asìa e dalla vicenda cassonetti. Due gare sono andate deserte, per garantire il deposito ne servono 2500. Con le due gare andate ko l’Asìa è stata costretta a utilizzare meccanismi alternativi per procacciarsi quello che è uno strumento di lavoro a tutti gli effetti. Ne ha acquisiti 500 ma non bastano ancora. Ne servono altri 2000 e si sta cercando di organizzare in questi giorni un’altra gara in fretta e furia. Nella sostanza la domanda è: perché mancano i cassonetti e si ferma la raccolta? Il regolamento che vige a Napoli è molto significativo. Se i sacchetti, la spazzatura, non è nel cassonetto gli operatori non la raccolgono. Così il paradosso è che nei quartieri che sono rimasti sporchi, a cominciare da quelli del centro storico, i camion passano svuotano i cassonetti e lasciano sul posto tutto quello che c’è intorno. Particolarmente sporchi pezzi dei Decumani, specialmente davanti a monumenti molto visitatori come la chiesa delle «Capuzzelle». E sporca anche Piazza Cavour, il quartiere Stella e naturalmente la Sanità. Dalla Liguria, dal quartier generale delle due aziende che si sono assicurate il servizio a cominciare dal 16 settembre, salvo richiesta di proroghe, sono trasecolati. La questione dei sacchetti lasciati a terra non convince. «Una follia - racconta una fonte che preferisce l’anonimato - i sacchetti dalle nostre parti vengono sempre raccolti». Ma il bello - si fa per dire - deve ancora arrivare. Perché Asìa presto potrebbe non avere nemmeno i soldi per comprare le ramazze come spiegato dall’assessore al Bilancio Michele Saggese. Al di là della questione economica e dei regolamenti c’è poi la questione delle ferie. Le maestranze se la sono presa comoda e così materialmente non c’è chi copre i turni per l’intera città. Dall’Asìa però fanno notare anche un vizio vecchio di molti napoletani: «La spazzatura va getta in determinati orari, se si va oltre allora non è colpa nostra ma di chi è incivile».