Napoli, riparte la raccolta della spazzatura ma nella notte non si fermano roghi e blocchi
In città è ripartita la raccolta straordinaria alla luce delle veementi proteste in strada e in vista del primo vertice del Consiglio dei ministrti che si terrà il 23 maggio. Intanto a Napoli la scorsa notte non è stata affatto tranquilla, costellata da incendi, blocchi stradali e tensione. I vigili del fuoco hanno dovuto spegnere 75 roghi tra capoluogo e provincia, alcuni dei quali di consistenti dimensioni. Gruppi di persone, a Fuorigrotta e Bagnoli, zona occidentale della città, sono scese in strada bloccando il traffico e collocando cassonetti nel mezzo della carreggiata. Alle 23.40 in via Campegna, a Fuorigrotta, sono dovute intervenire le volanti della polizia per rimuovere un blocco stradale effettuato con i cassonetti. Poco dopo in via Tiberio cumuli di rifiuti sono stati dati alle fiamme.
DE GENNARO - Il capo della Polizia, Antonio Manganelli, si è detto spaventato. Anzi, «terrorizzato all'idea che non ce l'ha fatta una persona straordinaria come il prefetto De Gennaro, un uomo dalle capacità speciali. E se non ce l'ha fatta lui vuol dire che non si è riusciti a realizzare quella compattezza di intenti che invece è necessaria ». Manganelli, in parole povere, accusa chi ha lasciato solo il commissario per l'emergenza rifiuti. A cominciare dalle istituzioni locali. Dagli amministratori che avrebbero dovuto collaborare nell'individuare i siti di discarica e che, invece, hanno finito per mostrarsi oscillanti, demagogicamente prigionieri degli umori popolari. Poi, il capo della Polizia aggiunge: «Non credo che vi sia una regia Un turista straniero tra i rifiuti della camorra dietro le proteste popolari. Credo che ci sono cose che portano al malcontento popolare e da esso, purtroppo, si passa a volte agli eccessi ed alle manifestazioni di intemperanza che noi ci troviamo poi a gestire. La protesta sociale c'è stata sia per la mancata raccolta dei rifiuti che per la presenza di rom».
PREFETTO E QUESTORE - Sabato 17, il Corriere del Mezzogiorno ha anticipato la notiziadi una telefonata piuttosto animata intercorsa tra il prefetto Alessandro Pansa e il questore Antonio Puglisi. «Se non arrestiamo qualcuno — spiegava Pansa facendo riferimento ai focolai di protesta divampati in città — finiremo noi per essere massacrati». Il questore Puglisi ha confermato: «Occorre punire anche chi ha sobillato la rivolta contro i campi rom a Napoli. Il procuratore della Repubblica di Napoli, Giandomenico Lepore, intervenendo alla festa della Polizia al parco Virgiliano, ha commentato: «Con i blocchi delle strade non si risolvono i problemi, anzi si aggrava la situazione ». E pur ribadendo «la massima fermezza contro chi commette reati», ha ammesso che «il problema non si risolve certo con gli arresti, ma è più profondo e richiede la partecipazione di tutti». Lepore, infine, come Manganelli, ha spiegato che «non sempre dietro chi delinque c'è la camorra. Stiamo indagando per identificare la presenza di altri interessi. Il problema immondizia, tuttavia, deve essere risolto al più presto».
TRENI IN GERMANIA - Un contributo a tenere sotto controllo, certo non a risolvere, l'ennesima emergenza arriverà dalla Germania. Tra lunedì è martedì riprenderanno a partire i convogli carichi di immondizia - ciascuno ne trasporta circa 600 tonnellate dalle stazioni di Marcianise e di Maddaloni. Ieri è stata un'altra giornata nera, per la Regione e per Napoli in particolare. Nella metropoli, che ha strappato al commissariato la possibilità di scaricare quantitativi extra di immondizia nei tritovagliatori, restano in strada poco meno di 5000 tonnellate. Circa 50.000 in Campania.