«Bloccare la catastrofe annunciata dal geologo»

«Sono particolarmente soddisfatto perché l’ordinanza che stanzia i fondi è pienamente coerente con il piano d’azione che la Regione aveva proposto. È uno dei pochi casi in cui alle parole sono seguiti i fatti: il nostro infatti è un piano operativo».
L’assessore alla tutela dell’ambiente, Giovanni Romano, aveva promesso iniziative efficaci appena ricevuta dalla Procura la relazione di Balestri. E ora si dice pronto a entrare in azione.
Come spenderete i 48 milioni di euro?
«Dovranno essere utilizzati soprattuto per la messa in sicurezza delle aree a rischio. Bisogna caratterizzare i rifiuti e completare il lavoro fatto dal geologo».
Come?
«Balestri parla di inquinamento delle falde avvenuto a causa delle infiltrazioni partite dalle discariche. Se questa tesi sarà confermata bisognerà innanzitutto bloccare i canali che provocano l’inquinamento. L’esperto fa anche riferimento a un’ipotesi di contaminazione dei soprassuoli, cioè della parte coltivabile. Se questa viene confermata dobbiamo eliminare quella porzione di terreno e interdire l’utilizzo delle aree più prossime alle discariche. Ma l’ultima parola toccherà alla Sogesid che dovrà mettere in sicurezza la salute dei cittadini. Se avanzeranno risorse le utilizzeremo per la bonifica».
Quando si comincerà a lavorare?
«Incontrerò i tecnici già nella prossima settimana. Sogesid è il soggetto che la Procura ha già utilizzato per collaborare con Balestri ed è già addentro alla vicenda».
Perché i pozzi restano ancora aperti?
«Questo sarà il primo campo d’intervento che segnaleremo alla ditta. Chiedo al sindaco Pianese, in qualità di autorità sanitaria, di collaborare perché noi siamo pronti a mettere a disposizione uomini, strumenti e risorse per interdire l’uso dei pozzi che potrebbero essere contaminati. Siamo sicuri che il sindaco farà fino in fondo il suo dovere. Il nostro deve essere un lavoro di squadra».