Trattamento dei rifiuti Caserta annulla la gara

Trattamento biologico dei rifiuti, il Comune di Caserta annulla il bando. Una decisione assunta dal dirigente al ramo Francesco Biondi per motivi tecnici. Il provvedimento sarebbe stato emanato per riparare a un errore nel testo della gara che avrebbe potuto creare confusione e di conseguenza problemi alle ditte partecipanti. «La gara - si legge nell'avviso affisso all'albo pretorio - sarà riproposta prossimamente con le stesse modalità e procedure di aggiudicazione». Con questo appalto l'amministrazione comunale spera di poter individuare in tempi brevi un'azienda alla quale affidare il compito di smaltire, tramite trattamento biologico, i rifiuti organici domestici. Un compito non facile se si considera che nella città capoluogo si producono circa ottocento tonnellate di umido ogni mese. Nel dettaglio si tratta di un affidamento semestrale (con possibilità di proroga per un anno) del valore di quasi un milione di euro da finanziare con fondi di bilancio comunale. Alla ditta prescelta spetterà il compito di trasportare il materiale raccolto dalla Caserta Ambiente (la società che attualmente gestisce il servizio di igiene urbana) agli impianti di compostaggio. «Il requisito essenziale - fanno sapere dal Comune - è che le società partecipanti si preoccupino di individuare anche gli impianti dove smaltire i rifiuti». Attualmente infatti l'umido viene trasportato dalla Caserta Ambiente in un centro di smistamento a Serino, in provincia di Avellino, e da lì portato da aziende specializzate nei siti di compostaggio prestabiliti. Diverso il caso di carta, cartone e plastica e dell'indifferenziato che vengono depositati direttamente da Caserta Ambiente rispettivamente nelle piattaforme del Conai di Caivano e nella discarica di Ferrandelle a Santa Maria la Fossa o in alternativa allo Stir (ex Cdr ) di Santa Maria Capua Vetere.