Depuratori e scarichi, Campania maglia nera

I controlli di Legambiente: lungo la costa ogni venti chilometri c'è una spiaggia inquinata
17 agosto 2010 - Salvio Sapio
Fonte: Il Mattino

Ogni 44 chilometri di costa c’è un tratto di mare inquinato per un totale di 169 punti critici. A Campania, Calabria e Sicilia la maglia nera per l’inquinamento. Il verdetto arriva dalla «Guida blu 2010» di Legambiente e Touring Club attraverso i rilevamenti compiuti dalla Goletta Verde. Secondo i controlli risultano inoltre inquinate 132 foci di fiumi. Il 15% degli italiani è privo di allacciamento alla rete fognaria, mentre addirittura il 30%, pari a 18 milioni di cittadini, scarica i propri reflui non depurati direttamente nei fiumi, nei laghi o in mare. Sardegna e Puglia invece si distinguono in positivo anche per l’assegnazione delle vele, il riconoscimento ottenuto dai Comuni costieri. Decisamente in chiaroscuro il bilancio finale di Goletta Verde, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio e all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, stilato in collaborazione con il Consorzio Ecogas e Novamont che è stato presentato ieri a Capalbio. Una navigazione di oltre duemila miglia in 25 tappe per due mesi, per fare un check up del mare italiano, ma anche per denunciare i casi di accesso negato alla spiaggia, gli abusi edilizi sul demanio marittimo, i nuovi e inutili porti turistici e le minacce energetiche che assediano le coste italiane: il petrolio con le trivellazioni off-shore, le raffinerie lungo costa e il traffico di petroliere via mare, il rischio di nuove centrali nucleari o a carbone. Nella sua venticinquesima edizione, Goletta Verde ha puntato i riflettori sui punti critici dell’ecosistema marino-costiero analizzando le foci dei fiumi e i tratti di mare interessati da fenomeni di inquinamento causati dalla mancata o scarsa depurazione o da scarichi illegali. È risultato gravemente inquinato l’87% dei campioni contaminati, rilevati dai biologi del Cigno Verde con valori di batteri di origine fecale superiori al doppio dei limiti di legge. Numeri che evidenziano un netto peggioramento rispetto allo scorso anno, quando era risultato fortemente contaminato l’81% dei campioni analizzati. In vetta alla poco onorevole classifica del mare inquinato si piazzano Campania (24 punti critici, 1 ogni 20 km di costa), Calabria (22 punti critici, 1 ogni 32 km di costa) e Sicilia (20 punti critici, 1 ogni 74 km di costa). Si distinguono in positivo, invece, la Sardegna e la Puglia. Non solo la Sardegna fa registrare un punto critico ogni 247 km di costa, ma vanta anche 3 località premiate con le Cinque Vele della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano e altre 11 segnalate con quattro vele. La Puglia, invece, fa registrare un punto critico ogni 79 km di costa e vanta 3 comuni insigniti del massimo riconoscimento della Guida Blu e altri 10 premiati con le quattro vele. Vanta 3 località a Cinque Vele anche la Toscana, che conta anche 5 comuni a quattro vele. I dati emersi dalle analisi di Goletta Verde sulle foci dei corsi d’acqua fotografano un pessimo stato di salute dei fiumi italiani, tracciando un quadro da emergenza nazionale. I fiumi sono la maggiore fonte di inquinamento per le acque dei nostri mari, a conferma che gli scarichi fognari non trattati derivano soprattutto dai comuni dell’entroterra. Su 169 punti critici sono infatti 132 quelli rilevati alle foci, l’87% delle quali sono risultate fortemente inquinate. Infine gli abusi. Legambiente punta il dito contro alcuni casi di edilizia selvaggia che penalizza il territorio e, di conseguenza, anche lo stato delle acque. Lungo il dossier dedicato ad Ischia, dettagliato i capitoli dedicati ad Alimuri, Castelsandra e Furore.

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