Rifiuti illegali, scatta un nuovo sequestro
Montella. Due camion la settimana scorsa, diversi altri nei mesi passati e ancora ieri l'ultimo autocarro sequestrato dai Carabinieri della Compagnia di Montella. È ormai una costante la presenza di automezzi carichi di rifiuti illegali sulle strade dell'Alta Irpinia; un traffico, però, che ha abbandonato la viabilità principale per utilizzare strade secondarie, a volte anche vie interpoderali, nel tentativo di sfuggire ai rigorosi controlli disposti dal Comando Provinciale di Avellino. L'ultimo successo contro questo traffico illegale di rifiuti gli uomini del capitano Luigi Saccone lo hanno ottenuto alle prime ore di ieri, quando i Carabinieri della stazione di Paternopoli hanno intercettato a un posto di blocco nel territorio di competenza un autocarro, che era carico di rifiuti ferrosi, bitume e batterie esauste. Oltre sedici quintali di materiale che sarebbe dovuto andare in una discarica speciale e che invece veniva trasportato nella totale assenza delle autorizzazioni prescritte dalla normativa in materia ambientale. I Carabinieri hanno sottoposto a sequestro sia i rifiuti (oltre cinquemila euro di valore) sia il mezzo utilizzato e hanno denunciato in stato di libertà, per raccolta e trasporto illeciti di rifiuti, l'autotrasportatore, risultato essere un modesto trasportatore della zona. Sono tuttora in corso accertamenti per individuare sia lo stabilimento che ha prodotto gli scarti in ferro sia il sito dove i rifiuti sarebbero stati poi smaltiti in maniera illecita. È questa, infatti, la nuova frontiera delle indagini che si sono posti i Carabinieri della Compagnia di Montella, i quali stanno attentamente monitorando il fenomeno anche grazie all’ausilio di apparecchiature e supporti informatici. Seppure sia in forte calo rispetto ai picchi degli anni scorsi, il traffico illegale di rifiuti continua ad avere bilanci da multinazionali, rappresentando un serio problema di ordine ambientale e sociale. Stando a quanto emerge dalle operazioni delle forze dell'ordine, gli scarti di lavorazione, soprattutto quelli di origine ferrosa, prendono quasi sempre la direzione del salernitano dove, evidentemente, ci sono i siti per lo smaltimento e per il riciclaggio abusivo dei quali non ci sarebbe traccia in Irpinia. Per debellare il fenomeno pare di capire che ci debba essere un maggiore coordinamento tra i diversi comandi provinciali e territoriali delle forze di polizia. Un apposito nucleo interforze è stato recentemente costituito dal procuratore della Repubblica di Sant'Angelo dei Lombardi, Antonio Guerriero, che ha messo insieme carabinieri e polizia, fiamme gialle e corpo forestale dello stato che presidiano l'intero territorio di competenza.