Santa Maria a Vico, acqua a rischio
Santa Maria a Vico. L’acqua del rubinetto non è potabile. Le falde acquifere di Santa Maria a Vico sono state contaminate dagli escherichia coli, enterococchi, indicatori di contaminazione fecale. A rilevare la presenza dei batteri sono state le analisi effettuate (in maniera periodica e continuata) dall’Asl, che ieri mattina ha avvisato l’ente comunale dei risultati degli esami di laboratorio. Per informare la popolazione, sono stati affissi in tutto il paese «gli avvisi alla cittadinanza», avvertendo di «non utilizzare l’acqua a scopo alimentare, se non previa bollitura prolungata (minimo 20 minuti)». È vietato anche agli esercizi commerciali di somministrare alla clientela bevande o alimenti precedentemente venuti a contatto con l’acqua del rubinetto; contemporaneamente «i mezzi della Protezione civile – dice il sindaco Alfonso Piscitelli - , hanno attraversato l’intero paese fino a tarda notte, per divulgare più velocemente la notizia fra i cittadini». Urge l’intervento di disinfezione delle falde acquifere e dell’intero sistema idrico locale, che per ore ha erogato acqua contaminata alla cittadinanza ignara. La tutela della salute pubblica non può attendere, «stamattina partirà la clorazione delle acque» annuncia il primo cittadino, che oggi incontrerà i dirigenti del Consorzio Idrico, che gestiscono la rete idraulica del paese e sono responsabili della inquinamento batteriologico delle falde acquifere. Per rendere microbiologicamente pura l’acqua di Santa Maria a Vico si effettuerà la clorazione: il metodo di disinfezione più usato ed efficace, perché il cloro esercita l’azione battericida e di distruzione dei virus, attraverso la rottura della parete cellulare del batterio, che subendo la modifica della struttura chimica,non potrà più nutrirsi e svilupparsi. Ma la potabilizzazione dell’acqua non sarà immediata, il processo di purificazione del sistema idrico richiederà almeno una settimana di attesa. «Saranno messi in atto tutti gli interventi di tutela della salute pubblica – rassicura il sindaco Piscitelli – il Consorzio Idrico dovrà individuare l’origine della contaminazione ed attuare tutti gli interventi consequenziali affinchè sia garantita la qualità dell’acqua». È una corsa contro il tempo. Alcuni ceppi di escherichia coli, anche se è un batterio che fa normalmente parte della flora batterica dell’uomo e di alcuni animali, hanno sviluppato la capacità di generare malattie, soprattutto intestinali. Il periodo di incubazione si aggira tra i 3 e gli 8 giorni. Il batterio provoca prevalentemente disturbi gastrointestinali, come la diarrea, infezioni all’intestino crasso, dolori addominali, nausea e vomito. In genere non si presenta febbre, anche se può verificarsi in alcuni casi. I sintomi durano di solito circa una settimana. Per il bene pubblico, la mobilitazione istituzionale dovrà essere puntuale ed efficiente. L’attenzione è massima e congiunta fra l’Asl, il Consorzio Idrico ed il Comune. Il primo obiettivo sarà delineare la mappa della contaminazione batteriologica, per questo motivo «saranno effettuati singoli prelievi di acqua – spiega Piscitelli – presso ogni fontanino del paese, per classificare i bacini idrici ove e maggiore la concentrazione batteriologica». Individuare le aree maggiormente a rischio significa circoscrivere l’origine dell’inquinamento batteriologico. Si dovrà capire se la contaminazione riguarda i pozzi idrici comunali o le falde acquifere del Turano, usate come bacino idrico per diversi comuni dell’Est Casertano, nonostante la pressione sia considerevolmente ridotta, dopo la frana che ha interessato una delle gallerie idriche. Inoltre, finiscono sotto la lente d’ingrandimento, anche i ripetuti interventi di manutenzione effettuati nel mese di luglio dal Consorzio Idrico, che ha dovuto sostituire due pompe idriche in paese, che anche quest’estate è rimasta senza acqua per diversi giorni. Il primo guasto si è verificato al sollevatore meccanico della frazione Maielli, che puntualmente ogni estate si brucia lasciando a secco i quartieri alti di Santa Maria a Vico; il secondo intervento riguarda la sostituzione della pompa idrica di via Panoramica.