Rifiuti, la differenziata frena
un dossier documenta l'accumulo di materiali
Ariano Irpino. Ma funziona davvero male il servizio di raccolta dei rifiuti solidi in città? E in particolare la differenziata, come ha documentato il Comitato Tutela del Territorio nei giorni scorsi, mostrando immagini di strade e piazze poco decorose? Ma anche di abusi che nessuno sanziona, nonostante le ordinanze sindacali ? Certo, nei giorni scorsi per far riprendere il ”porta a porta” dell'umido a rione San Pietro e in buona parte della periferia qualche assessore è stato costretto ad alzare la voce col Consorzio Av 2 che aveva appena ingaggiato una vertenza sindacale con gli addetti al servizio. Ma la situazione, per quanto riguarda tutto il resto, continua a presentare diversi punti di criticità. E non potrebbe essere diversamente. Un tempo, alle dipendenze del Comune c’era un vero e proprio esercito di operatori ecologi. Oggi la pulizia delle strade e delle piazze è affidata a sei addetti, di cui due Lsu in attesa di veder stabilizzato il proprio posto di lavoro. Questi addetti devono coprire undici zone del centro storico. Non potendolo fare sistematicamente, la pulizia delle aree avviene a giorni alterni. Diversa, invece, la situazione nelle altre parti della città (periferie di Cardito e Martiri, via Matteotti, piazzale Mazzini e via Fontananuova), dove operano mezzi e personale della De Vizia. Il Comune negli ultimi tempi ha provato ad imprimere una svolta al servizio di smaltimento dei rifiuti, individuando solo alcune zone per l’umido, eliminando i cassonetti danneggiati e fatiscenti e modificando le aree per la raccolta del vetro, plastica e cartoni. Ciò, però, non ha provocato la svolta che si attendeva. Basta fare un giro in alcune zone. A Camporeale, nell’area Pip, si sversa di tutto, nonostante la vicinanza all’isola ecologica che funziona a fasi alterne. Con l’eliminazione dei cassonetti lungo l’ex statale 414 (qualcuno accenna a pressioni politiche) buona parte della differenziata degli abitanti di Sterda, Accoli, Mogna e via Valleluogo viene scaricata a via S. Antonio, nei pressi del costruendo Ostello della Gioventù. Uno spettacolo davvero indecoroso. Stesso discorso al chilometro 17 della statale 90 delle Puglie, in località Manna, e all’incrocio del bivio per Accoli. Per non parlare dei cassonetti a via Lusi, nei pressi della villa comunale. Per Anselmo La Manna, del Comitato Tutela del Territorio «di questo passo, si continuano a sprecare risorse, rendendo impossibile il raggiungimento del 35% di differenziata entro la fine dell’anno. In realtà il 31% è stato raggiunto a giugno, ma le incognite riguardano soprattutto il futuro. «Non possiamo ritenerci soddisfatti al 100% - sostiene l’assessore Luciamo Leone - del servizio gestito da Irpinia Ambiente attraverso il Consorzio Av 2. Non è la prima volta che ci vediamo costretti a inoltrare proteste e solleciti. È quello che sto facendo in questo momento, dopo la nota sui dati della differenziata nelle ultime giornate. Capisco che c’è stata una rivoluzione nella gestione del servizio e che un unico interlocutore non può che incontrare difficoltà nel servire 119 comuni, ma Ariano, lo sanno tutti, è il secondo municipio della provincia, con un territorio vasto che richiede un’attenzione particolare. Mi pare, però, che tutto questo non avvenga e che dobbiamo registrare disservizi continui». Come dire: siamo solo all’inizio di nuove polemiche. Tutto questo mentre cresce in città la presenza di visitatori stagionali.