"Vola il deficit dei Consorzi? Paghi Bertolaso"
Rifiuti, emergenza economica. Mentre il Consorzio di Bacino Sa4 lancia l’allarme (dopo gli stipendi arretrati, arriva anche il blocco della raccolta dell’umido nel Cilento), il Consorzio Sa1 riesce a pagare gli stipendi di agosto. Ma se un commissario è in difficoltà, per l’altro le cose non vanno meglio. Dopo la lettera-denuncia dei tre Consorzi di bacino, tarda ad arrivare una risposta della Prefettura come tardano ad arrivare i soldi dai Comuni. La situazione è sempre più vicina al tracollo. Una piccola trance di soldi arriva dal Comune di Salerno. «Si tratta di 347mila euro, hanno saldato poco meno del 9% del debito», sottolinea il commissario del Consorzio Sa1 Giuseppe Corona. 347mila euro su quattro milioni di debiti. «Tutto secondo i patti - risponde a distanza l’assessore alle Politiche ambientali, Gerardo Calabrese (nella foto)- Pochi mesi fa abbiamo già versato 550mila euro. Stiamo facendo tutto secondo il piano di rientro sul quale ci siamo accordati». «E pensare - aggiunge Corona - che tra gli stipendi pagati ci sono anche i 49 lavoratori in servizio per il Comune e in organico a Salerno Pulita. Denaro che stiamo anticipando noi per conto dell’amministrazione e che recuperiamo dopo tre mesi». «Non mi risulta nulla del genere, c’è stato solo un passaggio di cantiere per alcune unità che sono ora impegnate nella raccolta differenziata», risponde Calabrese. Spento, invece, il cellulare dell’assessore al Bilancio, Franco Picarone. «Abbiamo tutto in regola», continua il delegato alle Politiche ambientali del sindaco De Luca. Poi accusa. «Tutto questo è il risultato della campagna elettorale per le Regionali. Berlusconi doveva dimostrare che tutto era a posto, che il problema era risolto e invece non è così: ci ha lasciato senza soldi. Corona vada ora a chiederli a Berlusconi questi soldi». E aggiunge: «Fa bene il commissario a rivolgersi al prefetto... lui rappresenta il Governo. Anche l’assessore regionale Giovanni Romano sta attivando i prestiti ponte: non condividamo la stessa idea politica ma a quanto pare il problema c’è e anche lui lo avverte». Da una campagna elettorale ad un’altra: dalle Regionali alle prossime amministrative. «Ma la posta in gioco è diversa», risponde ironico Calabrese. Intanto a palazzo di città monta un’altra polemica: la Tarsu e le bollette pazze che stanno arrivando a casa dei contribuenti. Mentre il cellulare dell’assessore Picarone risulta ancora spento, il gruppo consiliare dell’Udc solleva «il caso» e chiede un’immediata convocazione della commissione Bilancio. «Molte bollette Tarsu sono errate» scrivono in una nota i consiglieri Giovanni Basso, Carmine Manzione e Alessandro Ferrara. E ancora: «Non si comprende perchè l’ufficio Tributi non provvede autonomamente a rivedere le comunicazioni inviate. sostituendole con quelle corrette». «È vero - ammette Calabrese - anche a me sono arrivate alcuen segnalazioni ma questo accade perchè ora una quota della Tarsu va anche alla Provincia come tariffa. Ed è difficile fare i conti.