Dopo una lunga giornata di incontri convocata una nuova riunione per questa mattina

Consorzi, schiarita ma si tratta ancora

Ancora da saldare tre mensilità e Provincia e Comune capoluogo non possono più anticipare fondi
7 agosto 2010 - Maria Sara Pedicini
Fonte: Il Mattino Benevento

Vertenza consorzi, questa mattina si gioca alla 8.30, ancora un volta in Prefettura, la partita decisiva per il futuro lavorativo dei 116 dipendenti rimasti senza mansioni e senza stipendio. Ieri, alla fine di una lunghissima giornata di trattative, le posizioni delle parti in causa erano già molto più vicine di quanto non lo fossero in mattinata. A far cambiare il clima in modo positivo è stata soprattutto la disponibilità ad effettuare una serie di assunzioni da parte del Comune di Benevento, che del resto si era già espresso in questo senso nei giorni scorsi, e di alcuni centri della Valle Telesina. L’Asia potrebbe infatti ”assorbire” molto presto un gruppo di autisti, per poi, da settembre, avvalersi a rotazione anche di altri gruppi di operatori del Consorzio Bn1. Anche Telese, Puglianello e altri comuni dell’area si sarebbero impegnati, in modo analogo, ad agevolare il reinserimento lavorativo di alcuni lavoratori dei consorzi, eventualmente presso le ditte vincitrici degli appalti per la gestione del servizio raccolta e smaltimento rifiuti. E da Prefettura e Provincia è giunto l’impegno a fare pressing su tutti gli altri comuni sanniti affinché si orientino nello stesso senso. Tutto questo, fino al 31 dicembre: dal 2 gennaio, infatti, secondo la bozza di accordo che oggi potrebbe finalmente ricevere il via libero definitivo, tutti i lavoratori entrerebbero nell’organico della Samte, la neonata società provinciale chiamata a gestire l’intero ciclo dei rifiuti. Per tutti i lavoratori che, da qui a dicembre, resteranno comunque esclusi dal ciclo produttivo, si aprirebbe la strada della cassa integrazione in deroga: «Abbiamo chiarito - spiega Gino Mazza dell’Ugl - che si tratta di una strada giuridicamente percorribile». Aver ottenuto certezze su quanto accadrà a gennaio del prossimo anno ha sostanzialmente ammorbidito la posizione di quasi tutti i sindacati, anche di alcune sigle che fino alla vigilia del vertice si erano mostrate più riluttanti ad accettare il ricorso agli ammortizzatori sociali, temendo che potesse essere l’anticamera dei licenziamenti tout court. Se le firme in calce al protocollo d’intesa non sono state apposte già ieri sera, è perché resta un nodo da sciogliere: chi pagherà ai lavoratori le retribuzioni di giugno e luglio, nonché le ”quattordicesime”? Un dettaglio niente affatto secondario per tante famiglie monoreddito che da gennaio non hanno potuto contare su uno stipendio regolarmente pagato, con buona pace di bollette e mutui da pagare, invece, puntualmente. Provincia e Comune di Benevento hanno fatto sapere chiaramente, nei giorni scorsi, che non sono in grado di andare oltre quanto già fatto per venire incontro alle esigenze dei lavoratori. La Rocca dei Rettori ha infatti anticipato diverse mensilità ai lavoratori, pur non essendo giuridicamente tenuta a farlo; il Comune, dal canto suo, ha saldato tutte le quote del 2010 al Consorzio Bn 1 per mettere il liquidatore in grado di pagare almeno una parte degli stipendi arretrati. È davvero difficile dunque immaginare da dove potranno arrivare le risorse necessarie a chiudere l’accordo, consentendo a tanti lavoratori stremati, ma anche ai loro interlocutori, di tirare un gran sospiro di sollievo.

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