Discariche, i sindaci tornano in piazza

Indetta una mega-manifestazione per il 31 maggio
17 maggio 2008 - Vincenzo Grasso
Fonte: Il Mattino Avellino

Non si intravede ancora un sistema serio di trattamento integrale dei rifiuti in provincia. Ma che si temano decisioni calate dall'alto che finiscano per danneggiare il territorio sta diventando una preoccupazione costante di amministratori locali e politici. Per questo motivo si farà il 31 maggio prossimo, a partire dalle 9,30, una marcia da Borgo Ferrovia di Avellino fino all'impianto di Cdr di Pianodardine. A organizzare la manifestazione ( per il momento) sono i sindaci di Aiello del Sabato, Andretta, Ariano Irpino, Atripalda, Bisaccia, Calitri, Castel Baronia, Chianche, Lacedonia, Manocalzati, Montefredane, Montefusco, Prata Principato Ultra, Pratola Serra, Petruro, Savignano, Scampitella, San Nicola Baronia, Santa Paolina, San Potito Ultra, San Sossio, Taurasi, Trevico, Tufo, Vallata, Vallesaccarda e Zungoli, oltre alle associazioni "Ambiente e Salute" "Ambientalisti di Savignano", "Bosco Bottazzo Pulito", Circolo Hirpus di Ariano, Comitato "Monte Sant'Angelo", Legambiente, "Nessuno tocchi il Formicoso", "Vivi Acqua Viva". Sono almeno cinque le motivazioni che stanno alla base della singolare iniziativa. Innanzitutto il rifiuto di considerare l'Irpinia la pattumiera della Regione Campania. In secondo luogo la necessità di pretendere una inversione di rotta nella gestione dei rifiuti, che punti a trasformarli in una risorsa, avviando subito la raccolta differenziata spinta su tutto il territorio provinciale e non solo in alcuni comuni. Inoltre, per favorire una provincializzazione del ciclo integrato dei rifiuti, tutelare la salute dei cittadini e conservare l'imponente patrimonio di prodotti tipici, risorse idriche, naturali e ambientali. È prevedibile che già a partire dalle prossime ore le adesioni all'iniziativa possano aumentare. In un comunicato gli organizzatori non mancano di palesare un rischio per la stessa unità regionale, se si continua a gestire il problema rifiuti con l'intento di penalizzare una sola provincia. «Il nostro territorio - sostengono i sindaci - è brutalmente minacciato perchè considerato luogo adatto a discariche a stoccaggio di balle di rifiuti; questa visione dell'Irpinia va contrastata con fermezza e grande determinazione. Deve essere chiaro che nessuno può chiedere più atti di responsabilità ad un territorio che ha già fatto grandi sacrifici, senza che nel frattempo sia avviato un sistema serio di trattamento dei rifiuti. Se si vorrà insistere nel colpire la provincia, questa volta la cosa è seria perchè è a rischio l'unità regionale. Dopo anni di disastri non è più sufficiente, ne utile affrontare il problema come questione dei singoli territori, ma è necessario mobilitare unitariamente l'intera provincia perchè la minaccia è grave e mina alla radice la specificità della nostra terra». Intanto a Savignano Irpino vanno avanti i lavori per completare la prima vasca. Gli ambientalisti, che in verità, dopo l'arresto di Anselmo La Manna, si aspettano da un momento all'altro altri provvedimenti restrittivi per iniziativa della Procura della Repubblica di Ariano Irpino, hanno annunciato altre manifestazioni di protesta. Ieri mattina hanno stazionato per alcuni minuti davanti al Tribunale di Ariano Irpino. Avrebbero voluto incontrare il Procuratore Barile, che tuttavia, era assente. Non è improbabile che un colloquio tra i responsabili delle associazioni antidiscarica e il Procuratore Capo possa svolgersi nelle prossime ore. Non è stato ancora fissato, infine, il confronto di garanzia tra il Gip, Gabriella Buonavolontà, e Anselmo La Manna.

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