Nocera Superiore

Scarichi nel Cavaiola sequestri e due denunce

5 agosto 2010 - Giovanna Fasanino

Nocera Superiore. Blitz del Noe, ieri, in territorio di Nocera Superiore. I carabinieri del reparto speciale a tutela dell'ambiente hanno apposto i sigilli all'area di deposito dei materiali scarto della lavorazione del pomodoro di una nota azienda conserviera di Nocera Superiore, nella quale deposito e lavaggio dei locali avvenivano facendo scolare le acque sporche di pomodoro direttamente nel torrente Cavaiola. In un'area di circa cinquemila metri quadri, i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Salerno, sotto la guida del capitano Giuseppe Ambrosone, unitamente ai militari della stazione di Nocera Superiore, hanno individuato un deposito di ballette di alluminio sporchi di pomodoro: materiale che avrebbe dovuto essere smaltito come rifiuto speciale, ma che era depositato, all'aperto e alle intemperie, senza alcuna cautela rispetto allo scolo dei residui di pomodoro. Scolo che avveniva, in maniera del tutto naturale e senza alcuna depurazione (come prevede, invece, la legge) del liquame contenente lo scarto della lavorazione dei pomodori, direttamente nel torrente Cavaiola. Stessa sorte per le acque sporche residuo delle operazioni di pulizia di un locale di deposito - pertinenza della stessa industria conserviera - situato in via Lamia. Lì i carabinieri del Noe hanno scovato un dipendente intento a lavare i pavimenti sporchi di pomodoro, incurante del fatto che la stessa acqua scorreva per la strada, fin dentro il naturale scolo nel torrente Cavaiola, anche qui senza alcuna preventiva operazione di depurazione. Un duro «colpo» per la salute di uno degli affluenti più inquinati del fiume Sarno, oggetto di azione di recupero da parte del commissariato straordinario di Governo per l'emergenza del fiume Sarno, ma continuamente nell'occhio della cronaca per la scoperta di scarichi abusivi di liquami provenienti dalle decine di industrie situate lungo il suo corso. Intanto, a seguito del blitz messo a segno ieri dai carabinieri del Noe di Salerno, due persone sono state denunciate a piede libero. Si tratta del legale rappresentante dell'industria conserviera oggetto del controllo e del responsabile della conduzione dell'impianto di depurazione della stessa. Per entrambi l'accusa è di violazione del codice dell'ambiente, per avere scaricato sia in fognatura comunale che nel torrente Cavaiola acque reflue industriali senza autorizzazione, nonché per avere violato le prescrizioni imposte nel provvedimento autorizzativo della Provincia di Salerno relativamente alla corretta gestione del misuratore automatico delle portate in uscita.

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