Guerriglia, blocchi e roghi: Napoli allo sbando

Traffico paralizzato, camion Asìa sotto scorta. Cento roghi, raid di giovani in motorino: cassonetti rovesciati
17 maggio 2008 - Daniela de Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Tra roghi, blocchi stradali e raid di giovani in motorino, si è consumata l’ennesima giornata drammatica della città discarica. Quattro diverse barricate improvvisate a Pianura in mattinata, uno stop imposto al traffico in via Imbrani e uno in via Diocleziano, cassonetti rovesciati in piazzetta Cesarea a Salvator Rosa, e poi ancora al corso Vittorio Emanuele; polizia costretta a intervenire alla riviera di Chiaia per fermare un gruppo di donne che spargeva il contenuto dei sacchetti nella strada. Iin serata ancora proteste in via Consalvo e in via Caio Duilio. Più tardi nuovi allarmi: alla Ferrovia, in piazza Principe Umberto e in via Firenze, dove erano stati appiccati altri roghi. E in nottata i blocchi si estendono ai Colli Aminei e a Secondigliano. Il traffico è impazzito, auto in coda per ore. Quasi cento incendi nelle ultime 24 ore. Un superlavoro per i vigili del fuoco, che ieri nella zona orientale hanno subìto anche tentativi di aggressione da parte di alcuni teppisti. Sempre la stessa la tecnica dei raid: donne che spargono la spazzatura, ragazzi in motorino che arrivano e ribaltano i cassonetti. E da ieri sera, a Fuorigrotta, i camion dell’Asìa viaggiano sotto la vigilanza delle volanti della polizia. Una misura preventiva adottata alla luce del clima incandescente che si respira nella zona occidentale. Un bollettino di guerra: poco dopo mezzanotte la polizia è dovuta intervenire a Barra, dove una squadra di vigili del fuoco impegnata a spegnere un rogo ha subìto l’aggressione da parte di un gruppo di facinorosi. Il sindaco Iervolino definisce la situazione «raccapricciante». «A Pianura - spiega l’assessore Giorgio Lanzaro - ci sono state molte manifestazioni in diverse zone. Ci ha telefonato il parroco di San Lorenzo, è disperato. Domenica ci sono le prime comunioni e la chiesa è assediata dai rifiuti». La situazione resta critica nei pressi delle scuole: la presenza dei topi tra l’immondizia preoccupa non poco le madri. Il presidente della municipalità Stella, Alfonso Principe, ogni sera organizza ronde per le strade cercando di convincere i cittadini a non bruciare i rifiuti. Ma la crisi diventa sempre più pressante. E ieri ha scritto al commissariato chiedendo l’intervento dell’Esercito. Davanti alle finestre della materna Decroly crescono i cumuli dei sacchetti, i bambini restano in aula con le finestre chiuse. Il direttore dell’osservatorio astronomico, Luigi Colangeli, ha chiesto alla municipalità di intervenire per far liberare i contenitori interni al comprensorio dell’istituto. «Se questo non avvenisse - spiega Colangeli - saremmo costretti a chiudere per garantire la salute dei nostri dipendenti». Anche la ditta che assicura i pasti ai bambini delle scuole del quartiere è assediata dai rifiuti. Ieri l’Asìa è riuscita a sversare quasi tutta la spazzatura prodotta in giornata (fino alle 20 aveva portato via mille tonnellate, in serata è riuscita a smaltire altre 200-300 tonnellate) e da oggi spera di ottenere quote aggiuntive per poter cominciare a smaltire l’arretrato. Dal commissariato di governo fanno sapere che con la ripresa delle attività negli impianti di Cdr ieri in Campania è stato possibile raccogliere circa 7000 tonnellate di spazzatura. A Napoli ne restano in strada 5200. Qualche spiraglio potrebbe aprirsi con il dissequestro dell’impianto di Pianodardine.

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