Consorzi, dpendenti sul tetto per protesta
Deve essere stato il timore che l’ennesimo sit-in, l’ennesima estenuante attesa, l’ennesimo sfibrante confronto con le istituzioni si traducessero in un nulla di fatto, a spingere alcuni lavoratori dei consorzi ad inscenare, ieri mattina, un clamoroso gesto di protesta. Come le insegnanti precarie un anno fa, come i dipendenti della Sirti in primavera, anche loro si sono scelti un tetto, quello di un bel palazzo appena ristrutturato, proprio di fronte al palazzo del Governo, come palcoscenico dal quale far risaltare meglio la loro esasperazione; anche esponendo uno striscione che nessuno dei passanti normalmente distratti ha potuto ignorare. Si è trattato, questa volta, di una dimostrazione-lampo: i lavoratori sono scesi dal tetto quando è iniziato l’incontro tra il prefetto Michele Mazza, il sindaco di Benevento Fausto Pepe con l’assessore alle Finanze Gigi Boccalone, il presidente dell’Asia Lucio Lonardo, l’assessore provinciale all’Ambiente Gianluca Aceto e le delegazioni dei sindacati. «Si è trattato - ha commentato Aceto - di un incontro molto intenso nel corso del quale è stata esaminata ogni possibile strada per garantire ai lavoratori l’accesso agli ammortizzatori sociali. Le istituzioni stanno lavorando, e lo ribadisco con forza e convinzione, nell’interesse esclusivo dei lavoratori stessi: non abbiamo dubbi che solo grazie al riconoscimento degli ammortizzatori sociali si possa concretamente garantire la tutela dei lavoratori. Per questo voglio dare atto al prefetto Michele Mazza di star lavorando con caparbietà ed intelligenza perché questo obiettivo possa essere raggiunto». Intanto i lavoratori hanno incassato un piccolo risultato, la sospensione dei provvedimenti di sospensione dal lavoro. Ci si potrebbe concedere un po’ di facile ironia su questa specie di scioglilingua burocratico, se la posta in gioco non fosse così alta. La ”sospensione della sospensione” durerà fino a venerdì mattina, quando, alle 10, è convocato sempre al palazzo del Governo un nuovo vertice: a quel punto, infatti, dovrebbe quantomeno essere chiaro se la strada della Cigs è giuridicamente percorribile nella specifica situazione dei consorzi beneventani. Ma non è tutto: Pepe e Lonardo, ha anticipato lo stesso sindaco a margine del vertice, oggi torneranno a confrontarsi sulla possibilità che in autunno una parte dei lavoratori entri nei ranghi dell’Asia, «presumibilmente come interinali» specifica il presidente dell’azienda, che rilancia anche la proposta di fare pressing sulla Protezione civile, «l’unico soggetto che in Italia non ha problemi di bilancio», affinché assuma una parte dei lavoratori come guardie ambientali, «figure - sottolinea Lonardo - di cui c’è enorme bisogno date le continue emergenze che vive il nostro territorio». Soddisfatti a metà i sindacati: «Il nostro obiettivo principale - ribadisce Felice Zinno della Cgil - è dare una collocazione produttiva ai lavoratori, non solo garantire loro un sussidio». «Ci aspettiamo che le istituzioni compententi - gli fa eco Giuseppe Pagliuca della Uil - si attivino con i Comuni affinché innanzitutto paghino le quote ai consorzi, e in secondo luogo garantiscano opportunità lavorative agli operatori degli stessi negli appalti per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti». «Dal canto nostro - chiosa il sindaco Pepe - abbiamo dimostrato concreta buona volontà saldando subito il nostro debito con il Consorzi: è auspicabile che anche gli altri Comuni si regolino in questo senso».