Litoranea, via del mare tra prostitute e cassonetti stracolmi

Degrado per otto chilometri e ogni giorno vi passano famiglie con bimbi e turisti
4 agosto 2010 - Paolo Giovanni Panaro
Fonte: Il Mattino salerno

BATTIPAGLIA. Litoranea assediata dalle prostitute e stracolma di rifiuti. Una decina di chilometri di costa tra Battipaglia ed Eboli nel totale degrado. Giovani lucciole si impossessano del litorale e fanno di tutto per attirare i clienti lungo il ciglio della strada. Di giorno sono indifferenti anche ai tanti sguardi delle mamme, imbarazzate, con i propri bimbi che si dirigono verso la spiaggia per trascorrere qualche ora spensierata. Di sera tutta la litoranea diventa off limit. Ci sono prostitute, stranieri malintenzionati, transessuali e pusher. Uno scenario davvero squallido che in un attimo può far pentire i turisti, che hanno percorso anche centinaia e centinaia di chilometri, di trascorrere le loro vacanze sulla costa a sud di Salerno. Ma, soprattutto, i tanti pendolari della vacanza che percorrono quella tratta anche due volte al giorno, quasi tutti i giorni. Di sera le lucciole si appostano nei viottoli che conducono in spiaggia. Vendono il loro corpo al migliore offerente e il via vai di clienti che giungono anche dalle altre province della Campania e della Basilicata è continuo. Le forze dell'ordine tentano di presidiare la zona ma non sempre i risultati sono positivi. Lunedì, ore 21. Le strade che conducono in spiaggia sul versante ebolitano sono assediate dalle lucciole affianco ai cassonetti stracolmi di immondizia maleodorante. Italiane, straniere seminude al ciglio della strada fermano gli automobilisti. Ce ne sono almeno una quindicina. Nei giorni scorsi la polizia di Battipaglia durante l'ennesima retata di prostitute ne ha allontanate una decina imponendogli di non ritornare più. Due di loro la notte dopo come se nulla fosse accaduto erano di nuovo in strada a vendersi al migliore offerente. «Veniamo da Bologna - dice Roberto Bagliore - io e la mia famiglia con il camper abbiamo percorso centinaia e centinaia di chilometri. Giunti sul litorale di Eboli abbiamo trovato lo squallore: prostitute, malintenzionati e immondizia». La pineta è ormai abbandonata e dimenticata da tutti ed è tanto sporca e stracolma di rifiuti che ormai nessuno si azzarda a metterci piede o a fermarsi per un pic-nic come invece avveniva tanti anni fa. Passa la mezzanotte e la situazione peggiora: le lucciole sono dappertutto, per almeno otto chilometri sino a Spineta. Sulla pista ciclabile camminano gruppi di stranieri per evitare di invadere la strada ed essere travolti da qualche spericolato automobilista. Nel viottolo senza uscita che conduce in spiaggia ci sono spacciatori e transessuali ad attendere i clienti. Proprio a Spineta ad aprile del 2009 in un viottolo costeggiato da un hotel è stato gambizzato un assessore del comune di San Cipriano Picentino. Il caso, ancora avvolto dal mistero, non è stato risolto dai carabinieri o meglio gli inquirenti hanno ritenuto che si è trattato di un tentativo di rapina e che l'assessore è stato raggiunto dai proiettili sparati dal malintenzionato in fuga che ha desistito da ogni altro intento. Lì il malaffare regna incontrastato e le scorribande delle forze dell'ordine, pochi mesi fa è stata sgominata una banda di slavi, ricettatori e ladri, che si era accampata sempre nella stessa zona, sono come un sassolino lanciato nello stagno.

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