Dopo il sequestro da parte della Magistratura dei siti di Sant’Arcangelo Trimonte

Discarica, riesplode la polemica

Frane e perdite di percolato
Il comitato e l'opposizione all'attacco del sindaco
3 agosto 2010 - Luigi Patierno
Fonte: Il Mattino Benevento

S. Arcangelo Trimonte. Si fa sempre più complicata la questione delle discariche. Continuano infatti, gli accertamenti per valutare la stabilità del terreno e monitorare i movimenti franosi che si susseguono. Due settimane fa, in occasione di un sopralluogo accurato della Forestale, la Magistratura ha predisposto il sequestro preventivo delle due vecchie discariche. Il campanello d’allarme che ha poi portato al sequestro dei siti di località Nocecchia si era avuto il 19 giugno, quando si è determinata la fuoriuscita di un enorme quantitativo di percolato dal mega invaso, e in tale circostanza furono allertati immediatamente gli organi predisposti alla vigilanza. Il sequestro delle due ex discariche, gestite l'una dal Comune santarcangiolese e l'altra dal Consorzio di bacino Napoli e Caserta, è stato predisposto non solo per verificare le condizioni di legittimità delle discariche ma anche per evitare che la libera disponibilità dei siti predetti potesse aggravare ulteriormente l'ambiente e la salute pubblica dei cittadini. Dopo questa vicenda si fanno tesi i rapporti tra il Codisam e il sindaco, e anche l'opposizione va all'attacco del primo cittadino. Il presidente del comitato civico ha mal digerito la risposta di Romeo Pisani alla richiesta di maggiori chiarimenti sul caso. «Non credo - dice Nicola Colangelo - che un cittadino debba essere dotato di personalità giuridica per avere informazioni su una vicenda di interesse pubblico e poi il Codisam da me presieduto ha il diritto di venire a conoscenza dei vari sviluppi». Per quanto concerne la vigilanza dei siti, il sindaco sottolinea che il Comune si è sempre attivato per monitorare attentamente le discariche. «Abbiamo fatto in modo - dice - che il percolato venisse controllato periodicamente, prelevato e portato a destinazione dalla ditta Perna ecologia, tra l'altro la perdita del liquame è avvenuta nella discarica gestita da Napoli 3, ed essendo divenuta tale zona area di cantiere con il continuo passaggio dei mezzi pesanti si è probabilmente determinata tale situazione, per cui escludo ogni responsabilità e negligenza da parte del Comune, l'Ente ha fatto tutti i passaggi dovuti e l'ufficio tecnico ha seguito la vicenda accuratamente». In aperta polemica col sindaco il capogruppo di minoranza Massimo Del Viscovo: «All'atto della notifica al primo cittadino dei documenti inerenti il sequestro della discarica si è preferito dare risalto al sequestro fine a se stesso, in quanto preventivo ed eseguito dal Corpo Forestale dello Stato, ma nessuno ha posto in risalto che il sequestro fa capo ad una indagine del Gip legata a precisi capi di imputazione a carico del sindaco e che gli articoli di accusa hanno evidente rilevanza penale». Del Viscovo chiederà di essere ricevuto dal Magistrato titolare dell'inchiesta per collaborare, fornendo le informazioni in suo possesso.

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