Asa, sì al bilancio in perdita: il futuro in 4 mesi
Asa, il bilancio passa. L’assemblea dei soci dell’azienda di viale Italia approva lo strumento contabile relativo al 2009, chiuso con un disavanzo di 537mila euro. Le parti - prendendo atto della situazione debitoria, di oltre un milione di euro, rilevata al 30 maggio del 2010 - hanno convenuto la necessità di provvedere ad una ricapitalizzazione. In questo senso è stata definita la data del 30 novembre come termine ultimo per ricostruire il capitale sociale dell’Asa, interamente azzerato dal passivo registrato nell’ultimo consuntivo. Il socio pubblico - rappresentato ancora dall’ex presidente, oggi componente del soggetto liquidatore del Cosmari Av1, Antonio Caputo - e il partner privato si sono impegnati a garantire il pagamento del disavanzo maturato nel primo semestre del 2010 ed a costituire un nuovo capitale sociale, pari a 120mila euro, quota minima per legge. Entro il termine del 30 novembre sarà, dunque, necessario procedere alla ricapitalizzazione, operazione che potrebbe rappresentare una ridefinizione del capitale sociale dell’Asa. Non è da escludere, infatti, l’uscita del socio privato e la pubblicizzazione dell’azienda. Nel prendere atto di una situazione debitoria che continua a mettere a rischio la stabilità finanziaria della società di viale Italia, gli azionisti hanno dato mandato al Consiglio di Amministrazione - rappresentato dal presidente Edoardo Volino e dal vice Francesco Tedesco - di intraprendere tutte le iniziative necessarie per limitare o, possibilmente, azzerare il passivo. I soci dovranno porre un freno ad una situazione allarmante, che deriva da un coacervo di questioni: dalla carenza di personale alle difficoltà finanziarie per i mancati incassi. L’azienda è costretta ad avvalersi continuamente di anticipazioni bancarie, con esborsi di ingenti interessi. Incidono non poco sulla situazione debitoria - che nei primi cinque mesi dell’anno ha raggiunto e superato il milione di euro - i capitoli delle cause in corso e dei mancati pagamenti ai fornitori. «Da quando ci siamo insediati - evidenzia il numero uno di viale Italia, Volino - abbiamo avuto l’obiettivo di recuperare il passivo che si andava determinando e provare ad invertire la tendenza». In questo senso, il Cda dell’azienda aveva indicato - come primo passo indispensabile - la ricapitalizzazione. Fondamentale diventa il recupero dei crediti vantati - oltre 9 milioni di euro, di cui circa 6milioni e mezzo solo dal Cosmari Av1 - che consentirebbe all'Asa di regolarizzare le varie posizioni e portare avanti una gestione senza affanni e, soprattutto, senza ulteriori aggravi per le casse della società.