Rifiuti, ritiro più lento e salta la raccolta differenziata
Utenti verso la protesta
Ariano Irpino. Ci sono state ripetute campagne pubblicitarie e di sensibilizzazione. Si sono fatti anche importanti investimenti per la differenziata e in particolare per la raccolta dell’umido. Il Comune ha individuato aree e orari, provvedendo a distribuire i sacchetti biodegradabili. Ma dopo poco più di un anno di buon funzionamento del servizio di raccolta ”porta a porta” nel centro storico e in alcune aree della periferia, il risultato comincia a diventare deludente. Da oltre un mese i cittadini fanno il loro dovere nel selezionare i rifiuti e sistemare i sacchetti dell’umido nei posti e negli orari convenzionati, ma gli addetti alla raccolta si vedono solo raramente. Di conseguenza ai cittadini non rimane che riprendere i propri rifiuti e depositarli nei cassonetti dell’indifferenziato. Salta così, inevitabilmente, il dato della percentuale della differenziata che a fine anno i comuni devono portare almeno al 35% se non vogliono incorrere in sanzioni. Se si va a chiedere agli uffici comunali o agli addetti alla raccolta le ragioni di tale disservizio le risposte non sono univoche. C’è un palleggio di responsabilità tra il consorzio incaricato di raccogliere l’umido domestico, il comune e il consorzio provinciale delegato a questa funzione. «Ci sono – precisa l’assessore Li Pizzi – problemi legati alla stabilizzazione del personale. Ma si può tranquillizzare l’opinione pubblica: la questione è in via di risoluzione. È arrivata negli uffici municipali una comunicazione che ci pone al riparo da brutte sorprese. Già da oggi dovrebbe tornare la normalità nella raccolta dell’umido». È evidente che bisogna subito uscire dall’attuale impasse; il rischio che si corre è serio. Si butta a mare tutto il lavoro fatto finora, ma soprattutto si ritorna ad una situazione di degrado per l’intera città. È evidente che la civica amministrazione deve farsi carico del problema e individuare la strategia per eliminare gli attuali inconvenienti. Anche perché tra non molto devono ripartire le campagne di sensibilizzazione per la raccolta del vetro, dei cartoni, plastica e ingombranti. Immaginare di andare avanti con l’attuale confusione significa compromettere l’intera operazione della raccolta differenziata.