Frana, l'esercito torna a casa
Montaguto. Nell’area Pip non c’è più il campo base dell’XI Genio guastatori di Foggia. È stato smantellato già da alcuni giorni. Al Comune non è stata inoltrata, infatti, dall’Esercito alcuna richiesta di occupazione della vasta area per i prossimi giorni o settimane. Ma al piede della frana ci sono ancora i militari in attività. Vengono da Foggia. Non nel numero delle settimane scorse, ma in quantità tale da assicurare che i lavori per la rimodulazione del terreno, la sistemazione dei canali di scolo e il drenaggio delle acque possano procedere regolarmente. In attesa del progetto (e dei lavori) per la sistemazione definitiva dell’area. Tutte opere collaterali ma che servono ad evitare intoppi ad un lavoro che va avanti e procede. «Non c’è più - precisa l’ingegnere Angelo Pepe - l’emergenza di prima, ma sicuramente non abbandoniamo il campo senza che si sappia come andare avanti». I militari, dunque, sono ancora indispensabili. Non a caso il colonnello Augusto Candido, che è subentrato da oggi al colonnello Ezio Bottoni, ha effettuato una visita a Montaguto, ribadendo che l’impegno continua. Anche in un comunicato dell’XI Genio guastatori viene evidenziato che dopo il superamento delle più importanti emergenze, ripristino della rete ferroviaria e della bretella al km 43, si rende necessario restare nella zona, in attesa che la Protezione civile definisca la strategia futura. L’esercito è al servizio della collettività. Attualmente, dunque, si lavora per tenere sempre più sotto controllo la frana, per completare opere già avviate e per garantire che la bretella mantenga i livelli di sicurezza e transitabilità. «Certamente - spiega il sindaco di Greci, Bartolomeo Zoccano - l’attenzione adesso è rivolta tutta ai programmi dell’Anas. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra il presidente della provincia di Foggia, Antonio Pepe, con i sindaci del territorio e i responsabili del compartimento Anas di Bari. È stato deciso di avviare un’iniziativa per coinvolgere da subito sia il compartimento di Bari che quello di Napoli in un’azione di ristrutturazione dell’intero tracciato. L’Anas di Bari sta già facendo il suo dovere, migliorando il tratto da Bovino. Nei prossimi giorni ci attendiamo una presa di posizione analoga del compartimento di Napoli. Non solo per capire cosa si intende fare realmente per Montaguto, ma anche per gli altri tratti della statale 90 delle Puglie. Tutto questo, a prescindere dalle decisioni per il ristoro fiscale agli operatori economici e dalle iniziative che l’amministrazione provinciale di Avellino ha annunciato in occasione della visita del senatore Sibilia a Montaguto, nelle settimane scorse». Per i residenti bisogna approfittare della stagione estiva per chiudere il capitolo relativo alla progettazione dei lavori. Sono state fatte indagini ed esperimenti per capire come si muove la frana e come può essere messa sotto controllo. Guai a perdere altro tempo. La stagione autunnale dello scorso anno deve insegnare qualcosa. Se le piogge dovessero ripetersi a quel ritmo e intensità, chi può garantire sulla stabilità del terreno ai piedi della frana? Lo spettro dell’interruzione dei collegamenti viari e ferroviari è ancora presente nella memoria di tutti.