Regi Lagni, stop ai cantieri della bonifica: Sos a Caldoro
I sindaci dell'area: fare presto
Somma Vesuviana. A rischio la bonifica dei Regi Lagni: la sospensione, da parte della giunta regionale, della delibera di approvazione del piano d’azione per l’enorme area che copre le province di Caserta e Napoli ad altissimo tasso di inquinamento provoca l’immediata sospensione dei lavori in corso e il rinvio di quelli già programmati provocando la reazione dei sindaci della zona vesuviana. I primi cittadini chiedono infatti il rispetto dei protocolli d’intesa sottoscritti con Regione e Consorzio generale di bonifica del Volturno. Ma intanto, in attesa di una decisione da parte dell’ufficio di gabinetto sulle priorità delle delibere adottate dalla ex giunta guidata da Antonio Bassolino, è stato imposto lo stop agli interventi ricognitivi e alla successiva rimozione dei rifiuti con contestuale bonifica e messa in sicurezza dei canaloni borbonici. Insomma sono stati chiusi i cantieri dei lavori già avviati e rinviate le aperture di quelli di alcuni comuni del Vesuviano, tra questi Somma Vesuviana e Sant’Anastasia. E proprio i sindaci delle due cittadine ai piedi del Monte Somma hanno inviato un documento al governatore Caldoro e all’assessore all’ambiente Romano nel quale sollecitano «un incisivo intervento che renda possibile l’attuazione del piano senza indugio». Un documento condiviso anche dai sindaci di Ottaviano, Massa d Somma, Pollena Trocchia, Marigliano. «È di tutta evidenza - scrivono i primi cittadini - che la realizzazione del piano Regi Lagni riveste un’estrema importanza per la tutela del territorio di tutti i Comuni interessati e che, per i significativi profili ambientali, igienico-sanitari e di sicurezza coinvolti, debba assolutamente evitarsi qualsivoglia ritardo operativo». I canaloni borbonici infatti, sono diventate col tempo delle vere e proprie discariche a cielo aperto dove si sversa illecitamente ogni sorte di rifiuti, anche tossici e pericolosi. «Sono delle vere e proprie cloache a cielo aperto difficile da controllare», aggiunge il sindaco di Somma Vesuviana Raffaele Allocca, il cui territorio è attraversato da ben otto canaloni che nascono proprio dal Monte Somma e si diramano verso la piana nolana mariglianese per poi confluire nell’asta principale dei Regi Lagni. Intanto c’è da registrare l’iniziativa dell’assessore provinciale all’Ambiente Giuseppe Caliendo che ha sollecitato un incontro da tenersi la prossima settimana con l’assessore Romano e il Commissario del consorzio di bacino del volturno Alfonso De Nardo, soggetto attuatore del progetto. Il Piano coinvolge complessivamente ben 19 Comuni della Provincia di Napoli tutti compresi nell’area nolana-acerrana-vesuviana, già tristemente nota come il triangolo della morte, la cui dotazione finanziaria ammonta a 50 milioni di euro. Tra le azioni previste figurano l’elaborazione dello studio di fattibilità del corridoio ecologico dei Regi Lagni; la ricognizione, con successiva intercettazione e collettamento degli scarichi pubblici; la rimozione dei rifiuti; il censimento delle masserie lungo l’asta principale con proposte di riuso; il recupero dei complessi architettonici, tra i quali il Casino Spinelli di Acerra.