Rifiuti, parte dall'Irpinia la legge quadro

I tre punti: gestione integrata, pià raccolta differenziata e lotta al traffico illecito
29 luglio 2010 - li.sa.
Fonte: Il Mattino Avellino

«Legge quadro in materia di gestione integrata dei rifiuti, incentivazione della raccolta differenziata e lotta allo smaltimento illegale». Il senatore del Pd, Enzo De Luca, ha presentato un disegno di legge, già sottoscritto da 45 colleghi di Palazzo Madama. Il testo sarà ufficializzato - nel prossimo mese di settembre - nel corso di una conferenza stampa alla quale parteciperà anche il segretario nazionale del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. Al Pd appartiene, infatti, la gran parte dei sottoscrittori del progetto. Il parlamentare irpino è, infatti, primo firmatario di un disegno di legge condiviso e sostenuto da autorevoli Senatori, tra cui Anna Finocchiaro - capogruppo del Pd al Senato - Roberto Della Seta - presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama - Franco Marini, Gerardo D'Ambrosio, Felice Casson, Tiziano Treu, Teresa Armato, Anna Maria Carloni e Mariapia Garavaglia del Pd, Franco Bruno e Giacinto Russo di Alleanza per l'Italia e Gianpiero De Toni dell'Italia dei Valori. Un testo importante, che mira a regolamentare un settore delicato, spesso alle prese - soprattutto in alcune regioni, tra cui la Campania - con numerose difficoltà. Secondo il Senatore irpino, uno dei motivi - forse il principale - che determina complicanze nella gestione del ciclo integrato sarebbe individuabile proprio nell'assenza di una legge quadro per la regolamentazione del settore. Il disegno presentato poggia le basi su gestione integrata dei rifiuti, potenziamento della raccolta differenziata e lotta ai traffici illeciti. Il testo si compone di trenta articoli, attraverso i quali si punta a definire una strategia per invertire la rotta ed inquadrare la gestione del ciclo dei rifiuti in una cornice normativa ispirata a parametri di equità validi sull'intero territorio nazionale. L'obiettivo prioritario del disegno di legge - che poggia le basi sulla necessità di potenziare la raccolta differenziata - è quello di porre un freno alle infiltrazioni della malavita organizzata nella gestione delle attività afferenti il ciclo integrato. In questo senso, un'attenzione particolare è riservata ai capitoli degli appalti e dei traffici illeciti di rifiuti. Ma anche alla riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti attraverso la previsione di «strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori». Per questo fine sono favorite apposite iniziative anche a livello scolastico, l'uso di sistemi di qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'impatto di uno specifico prodotto sull'ambiente durante il suo intero ciclo di vita. Il disegno di legge prevede «l'adozione di procedure di gara per gli appalti che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della produzione di rifiuti» ma anche, su un piano più generale, la promozione di accordi, contratti di programma e protocolli d'intesa finalizzati alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti. Previsioni specifiche riguardano, inoltre, le responsabilità del produttore e la tenuta dei registri, nonché la tracciabilità dei rifiuti speciali da parte di Enti e imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti e intermediari di rifiuti pericolosi. Specifici articoli prevedono, inoltre, sanzioni per il traffico illecito di rifiuti, anche attraverso modifiche al codice penale per introdurvi nome dirette a sanzionare i delitti contro l'ambiente. Viene favorita, in tal senso, la collaborazione tra Regioni e istituzioni nazionali. Il testo presentato prevede che la Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti possa promuovere opportune iniziative - proprio in cooperazioni con gli enti regionali - per l'espletamento dei suoi compiti istituzionali.

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