Depurazione ko e acque sporche Buonomo: troppo immobilismo

28 luglio 2010 - pe.car.
Fonte: Il Mattino

Depurazione e mare pulito, un tema sul quale gli ambientalisti sono tornati anche ieri. Continua ad essere provocatorio il presidente campano Michele Buonomo che rilancia la «disobbedienza fiscale» contro la mancata attenzione della politica e delle istituzioni ai temi della depurazione delle acque soprattutto alla luce dell’allarme mucillagine che sta lentamente avanzando anche sulla costa salernitana. Buonomo da un lato «attacca» l’immobilismo degli ultimi anni, denunciando che «dal 2001 al 2009 sono stati spesi diversi milioni di euro per ciclo delle acque senza ottenere risultati, dal momento che in nove anni è aumentata la percentuale di costa non balneabile in Campania». Dall’altro, però, tende una mano all’«amico» assessore regionale Giovanni Romano: «Mi auguro che presto si trovino delle soluzioni concrete e che il problema venga risolto. Fino ad oggi, difatti, non si è fatto altro che giocare sul rimpallo delle responsabilità tra i vari organismi preposti. Tutto ciò mentre i cittadini non solo pagano sulle bollette sempre più salate i canoni di depurazione, ma ottengono sempre lo stesso risultato da anni: immobilismo, nessuna soluzione, miglioramento ma soprattutto nessun che «penalmente» paga per tutto ciò». I riferimenti di Legambiente sul problema depurazione sono precisi e partono proprio da alcune importanti dati raccolti in questi anni sul ciclo delle acque. Nel 2001, secondo i numeri forniti dall'associazione ambientalista, in Campania la percentuale di costa non balneabile era pari al 15,9%; quest’anno, dopo nove anni di investimenti e di milioni di euro di fondi europei spesi, la percentuale di costa non balneabile aumenta al 17,6%. «È la provincia di Caserta a farla da padrone - prosegue Buonomo - con il 54,7% di costa non balneabile nel 2001 che diventa 65,8% quest’anno. Ma è diventata preoccupante anche la situazione napoletana. Insomma, viviamo una situazione intollerabile che richiama precise responsabilità politiche e penali, circa la gestione e la manutenzione degli impianti di depurazione. Anche Salerno non ne è esente». Chiazze verdi e schiuma, negli ultimi tempi, stanno comparendo anche nel sud del Cilento, in località come Villammare, oltre che in Costiera e a Salerno città. Ma, se questa è la situazione depurazione, è anche vero che nei prossimi giorni nuovi dati verranno forniti proprio dai rilievi eseguiti da Goletta Verde sulle acque campane. Dati che verranno illustrati venerdì a Salerno nel corso di una conferenza stampa. «Allora - spiega Buonomo - potremmo anche verificare lo stato di salute reale del nostro mare e individuare i punti di crisi sui quali insistere».

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