Bando rifiuti, approvati dalla Provincia quattordici progetti

In fase di studio due graduatorie per l'assegnazione di 200mila euro per i comuni rimasti fuori
28 luglio 2010
Fonte: Il Mattino Salerno

Riduzione dei rifiuti, quattordici i progetti che passano l’esame della commissione tecnica provinciale addetta all’assegnazione dei fondi. Il bando, rivolto agli Enti locali, ha fatto registrare la partecipazione 36 Comuni che hanno ottenuto l'assegnazione di 400mila euro su circa 900mila richiesti. Progetti innovativi che hanno indotto gli amministratori di palazzo Sant’Agostino ha deciso di avviare altri due bandi per l’assegnazione di 100mila euro ciascuno: a breve, dunque, saranno pubblicate le altre 2 graduatorie. «Il nuovo corso intrapreso dalla Provincia - afferma il presidente Edmondo Cirielli- dimostra la validità del cambio del sistema di erogazione dei contributi: non più sovvenzioni a pioggia agli amici degli amici. Il metodo introdotto rompe con le biasimevoli abitudini delle passate esperienze del centrosinistra. Per questo motivo si cercherà di reperire nuovi fondi per la realizzazione di altre iniziative, in considerazione della validità dei molti progetti presentati ed ammessi, ma non finanziati». Il bando consentirà di realizzare progetti per ridurre gli imballaggi, l'utilizzo di pannolini eco-compatibili, l'acquisto di compostiere per la produzione di compost domestico, l'acquisto di shoppers compostabili (ovvero le buste per la spesa in carta o stoffa), la realizzazione di punti di erogazione di detersivi alla spina e infine la costruzione di Case Dell'Acqua. «La riduzione dei rifiuti è essenziale e necessaria nella gestione del ciclo integrato. Il loro continuo e perdurante aumento è allarmante», dichiara l'assessore regionale all’Ambiente Giovanni Romano padre-promotore del bando di concorso quando era assessore provinciale a Salerno. «La riduzione e la prevenzione dei rifiuti sono obiettivi fondamentali individuati dalla Provincia - prosegue Romano - Basti pensare che una Casa dell'Acqua farà risparmiare sull'acquisto delle acque minerali in bottiglia, dando una mano all'ambiente, perché meno bottiglie significa meno emissioni di anidride carbonica in atmosfera dovute alla trasformazione di derivati dal petrolio». Mercato San Severino e Baronissi, ad esempio, hanno già avviato i progetti per la realizzazione delle «Case dell’acqua». «Un progetto - prosegue l’assessore regionale, sindaco di San Severino - che è in grado di far risparmiare 876mila bottiglie all'anno. Ciò si traduce in 87 camion in meno sulle strade per il loro trasporto». I vantaggi ambientali, secondo quanto riferito dai tecnici di palazzo Sant’Agostino, non si fermano qui: approvvigionandosi a una Casa dell'acqua si evita di produrre e smaltire 27 tonnellate di Pet e, di conseguenza, si risparmiano 54 tonnellate di petrolio e 432 mc. di acqua ogni anno. Ventisette tonnellate di Pet, tradotte in emissioni in atmosfera, corrispondono a 54 tonnellate di anidride carbonica, 607 chili di ossidi di zolfo, 438 chili di monossido di carbonio, 94 chili di idrocarburi. E ancora. Se le bottiglie di Pet non smaltite sono, per ciascuna "Casa", 876 mila e se ipotizziamo un costo medio di smaltimento di ogni singola bottiglia da 1,5 litri pari a 0,01 euro, è possibile calcolare il risparmio indotto da ciascuna «Casa» per il mancato smaltimento della plastica. Si tratta, calcolati per ciascuna struttura, di una cifra pari a 8.600 euro risparmiati ogni anno. . E' questo è per le Case dell'acqua, ma gli stessi risparmi si avranno per i punti di erogazione dei detersivi alla spina, per la sostituzione delle borse in plastica, per l'acquisto dei pannolini eco-compatibili.

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