Raid a catena contro l'Asìa, ora basta

Agguato a un altro compattatore
è il quarto assalto in cinque giorni
28 luglio 2010 - Daniela De Crescenzo
Fonte: Il Mattino

Ancora un raid a Pianura contro i mezzi dell’Asìa, ed è il quarto in cinque giorni, il quinto in poco più di una settimana. Ieri mattina alle 6,40, due giovani hanno lanciato un sasso contro il parabrezza di un compattatore in sosta sulla via Provinciale Montagna Spaccata, all’altezza del polo artigianale. Fortunatamente nessun operaio è rimasto ferito ma il parabrezza è andato in frantumi. I malfattori sono fuggiti a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata. Secondo gli operai in servizio sull’automezzo, i teppisti avrebbero avuto poco più di vent’anni. Il raid è partito alla fine del turno di raccolta quando i carabinieri che scortavano i mezzi dell’Asia non erano più presenti. Ora su questo episodio e su quelli dei giorni precedenti, indagano i carabinieri della compagnia del rione Traiano e la Digos della Questura di Napoli: il pm della Dda Antonello Ardituro ha aperto un fascicolo. Gli atti vandalici e le aggressioni ai dipendenti dell’Asìa si sono susseguiti con allarmante frequenza: il primo episodio si è verificato lo scorso 18 luglio quando dal finestrino di un’auto vennero lanciate lattine ghiacciate contro i mezzi dell’azienda di raccolta dei rifiuti. Poi nella notte tra il 22 e il 23 due ragazzi, armati di estintore, hanno colpito al volto un operaio. Altri due agguati nelle notti tra il 24 e il 25 e il 25 e il 26. Per i primi raid i testimoni hanno parlato di teppisti giovani, giovanissimi, molto probabilmente minorenni, il che aveva fatto pensare che si potesse anche trattare di gang locali alla ricerca di notti brave. Ieri, invece, sembra siano entrati in azione dei ventenni. E la situazione, dunque, diventa sempre più preoccupante. Inquietante anche la scena dei raid: la stessa che nei primi giorni del 2008 vide i violentissimi scontri originati dalla protesta antidiscarica. In quel caso, hanno sostenuto gli inquirenti, dietro le quinte si agitavano i boss dei due opposti clan dei Lago e dei Marfella. Che cosa stia accadendo in questi giorni, invece, ancora non è chiaro anche se si comincia a temere che qualcuno voglia far ripiombare la zona occidentale nell’emergenza. Cauto il presidente dell’Asìa Claudio Cicatiello : «L’azienda reagisce con calma: abbiamo fatto tutto quel che dovevamo fare mobilitando Digos e carabinieri. L’enfatizzazione di questi episodi può scatenare episodi di emulazione e per il momento non abbiamo elementi per pensare a un piano organizzato. In ogni caso stiamo già prendendo tutte le misure a difesa dei nostri dipendenti». «Quello di ieri è l’ennesimo episodio di violenza in meno di una settimana - dice il consigliere Pd Emilio Di Marzo - e segue alle mie denunce sulla scomparsa di centinaia e centinaia di cassonetti dalle strade di tutta la città, soprattutto a Pianura, Soccavo e Ponticelli». In una nota diffusa dalla Cgil Campana, si esprime solidarietà ai lavoratori nel mirino e si ribadisce: «Non si tratta di un episodio isolato già altre volte i lavoratori sono stati, loro malgrado, oggetto di violenti aggressioni». E il segretario regionale Uil del settore igiene ambientale, Fabio Gigli, spiega che degli ultimi inquietanti episodi si discuterà oggi nel corso dell’ incontro di presentazione del nuovo Cda Asìa ai sindacati».

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